L’inflazione spaventa l’economia degli USA
WASHINGTON – Solo smartphone ed auto non crescono di prezzo, per il resto è il picco degli ultimi trent’anni: i prezzi corrono negli USA e l’inflazione non è molto lontana quella che ci raccontano per l’Italia: siamo – secondo il grafico qui allegato – addirittura all’8,5% in marzo. Anche se gli analisti sostengono che in aprile c’è stato un leggero calo, che potrebbe continuare nei prossimi mesi, il dato è pauroso. Nell’economa globale non può non riflettersi anche sulla vecchia Europa, come ha già creato conseguenze in Giappone, dove lo yen è in caduta libera con i prezzi all’ingrosso aumentati anche del 9% annuo. In India gi aumenti sono al 7% e nelle altre economie asiatiche, per quello che si sa, non va meglio.
L’inflazione USA ha già impoverito molti lavoratori. I salari sono calati in chiave reale quasi del 3% e il costo della vita viene monitorato in base al costo della benzina, che non è mai stato così alto da almeno vent’anni. Tra l’altro gli americani hanno come abitudine di ricorrere quasi totalmente ai prestiti bancari e la stretta non li aiuta a guardare bene il domani. Dal che deriva anche la perdita di consensi dell’attuale amministrazione Biden.