Stoccare l’idrogeno organico

MILANO – Per integrare la nuova economia dell’idrogeno nel settore della mobilità – scrive “Rinnovabili.it” – devono essere risolti prima alcuni ostacoli tecnici.

Uno di questi è l’ 💰💶alto costo 💰💶 della conservazione e del trasporto del vettore.

Oggi però i 🚛 carrier di idrogeno organico liquido (LOHC) 🚛 offrono un metodo più sicuro e a condizioni ambientali per stoccare e spostare il combustibile rispetto alla versione gassosa ad alta pressione o quella liquida a temperature estremamente basse.

Di contro tuttavia, estrarre l’idrogeno una volta giunti a destinazione è una pratica costosa e ad alta intensità energetica. 

Una soluzione praticabile arriva ora dalla North Carolina State University. Qui un gruppo di ricercatori ha sviluppato una tecnica per estrarre idrogeno dai vettori liquidi che è più veloce, meno costosa e maggiormente efficiente rispetto agli approcci precedenti.

🗣 “Ricerche precedenti hanno dimostrato che è possibile utilizzare i fotocatalizzatori per rilasciare gas idrogeno da un vettore liquido utilizzando solo la luce solare“ 🗣, spiega 🗣 Milad Abolhasani 🗣, ingegnere chimico e co-autore dello studio. 🗣 “Tuttavia, le tecniche esistenti risultavano laboriose, lente e richiedevano una quantità significativa di rodio, un metallo molto costoso”.🗣

Il gruppo non ha abbandonato la fotocatalisi ma ha cambiato il tipo di rettore preferendone uno a flusso continuo rispetto al “batch”. L’impianto assomiglia a un tubo sottile e trasparente pieno di microscopici granelli ossido di titanio, molti dei quali sono ricoperti di rodio.

Quando l’LOHC viene pompato in un’estremità del reattore, le particelle rivestite di rodio vengono attivate dalla luce solare e innescano la reazione di rilascio dell’H2 sotto forma di gas.

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