Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’UE “punisce” le ibride blu-in?

BRUXELLES – Le future normative che l’Unione Europea è in procinto di adottare sulle emissioni di anidride carbonica rischiano di assestare un duro colpo per le auto ibride plug-in. Stando alle indiscrezioni riprese da “News Motori” del 31 maggio,

tutti i 🚗 modelli elettrificati 🚗 alla 🔌🔋spina🔌🔋 potrebbero avere i dati ufficiali in merito, di norma calcolati in g/km, più che raddoppiati entro il 2027, in osservanza dei nuovi regolamenti EU6e.

Accadrà per via della revisione dell’UF, o fattore di utilità, un numero impiegato dalle istituzioni di Bruxelles per rilevare le emissioni di CO2 dei PHEV in modalità di guida solo ICE e in quella solo EV in un’unica cifra ufficiale combinata.

Secondo i recenti rumor – continua “News Motori” – diffusi dal magazine Autocar,

dall’Unione Europea fisseranno l’UF a circa 8⃣0⃣0⃣ nel 2025, quintuplicando a 4⃣0⃣0⃣0⃣ o più entro i due anni successivi.

Pertanto, per un’ibrida plug-in oggi da 5⃣0⃣ g/km si profila il raggiungimento di una cifra pari a 1⃣2⃣5⃣ g/km tra cinque anni. Ciò determinare conseguenze molto negative in termini di costo di proprietà, dato il probabile incremento della tassazione relativo a tale tipologia di vettura.

Gli effetti della manovra andranno a ripercuotersi su tutti i Costruttori presenti nel comparto PHEV, i quali saranno chiamati a ricalcolare i dati sulle emissioni medie del relativo portafoglio prodotti, sicché la prevalenza vi fa attualmente affidamento per sostituire il diesel.

Così l’ibrido plug-in potrebbe ridurre la sua funzione di alimentazione transitoria dalla combustione termica al full electric: una parte significativa dei PHEV punta a costituire la metà delle immatricolazioni per favorire il processo di eliminazione graduale degli ICE nel 2035, ma gli scenari paventati sembrano modificare le prospettive. Le case dovranno adesso passare più rapidamente a un mix commerciale più ricco di proposte BEV, presumibilmente in un rapporto di 3: 1 rispetto agli ICE. 

Pubblicato il
8 Giugno 2022
Ultima modifica
10 Giugno 2022 - ora: 10:22

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio