Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

La trappola legale delle PEC

È toccata anche a noi.

E così abbiamo scoperto – a caro prezzo – l’ennesima trappola che le leggi hanno teso ai cittadini, obbligando tutti coloro che hanno una partita Iva ad avere un indirizzo di “posta elettronica certificata”, che serva o no.

Per molti la PEC è pressoché una spesa (piccola, ma sempre spesa) praticamente inutile: tanto che non la usano mai.

In compenso le istituzioni hanno imparato a usarla inviando per PEC – e non più con la raccomandata cartacea – anche le multe per le infrazioni al codice della strada: con il risultato che chi consulta la propria PEC solo saltuariamente (non gli serve) si trova contravvenzioni di anni prima, raddoppiate per superamento dei tempi, e relative minacce fiscali.

Non esiste nemmeno la tutela sui tempi: si pagano, quando finalmente arriva la minaccia cartacea – anche migliaia di euro per multe che erano metà della metà.

Se questa è la tutela del cittadino…

Pubblicato il
10 Agosto 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio