Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Tartarughine nate tra la gente

MARCIANA – L’apertura di un nido di 🐢 tartaruga marina Caretta caretta 🐢 🥚 deposto a Sant’Andrea nel comune di Marciana (Isola d’Elba), che dal 18 settembre ha visto nascere le piccole tartarughe che si sono mosse sulla sabbia e tra la Posidonia oceanica spiaggiata, si è trasformato in una splendida lezione di scienza all’aria aperta per le decine di turisti che hanno abbandonato sdraio e ombrelloni per ascoltare attentissimi le spiegazioni scientifiche di Cecilia Mancusi (ARPAT), Letizia Marsili (Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell’Università di Siena), di Marco Zuffi (Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa) e di Isa Tonso, (responsabile del progetto tartarughe di Legambiente Arcipelago Toscano e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano).

Lo straordinario nido di Sant’Andrea conteneva 80 uova 🥚 (70 gusci aperti, 8 uova ancora integre, 2 rotte con resti di tuorlo), con un successo riproduttivo piuttosto alto dell’87,5%, visto che dal nido tra il 18 e il 23 settembre sono emerse 68 tartarughe e altre 2 sono state trovate ancora vive sotto la sabbia, portando il totale a 70 tartarughine nate. 

L’attività e l’importante coordinamento, sono il frutto di un progetto condiviso da un ampio gruppo di lavoro (ARPAT, IZSLT, UniSI, UniFi, UniPi, Legambiente) che, autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica, ha iniziato ad analizzare il materiale biologico dei nidi; responsabili scientifici delle operazioni di scavo e prelievo materiale sono ARPAT e Museo di Storia Naturale dell’UniPi. 

Appena i ricercatori, coadiuvati dall’istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana che effettuerà le successive analisi sulle uova schiuse e su quelle non schiuse, hanno cominciato a scavare il nido è arrivata subito la prima sorpresa: una piccola tartaruga era in attesa proprio sotto il primo strato di sabbia e si è arrampicata in quello che era ormai diventato un buco per affacciarsi sulla sabbia e correre verso il mare tra due ali di persone che seguivano il fenomeno.

Pubblicato il
1 Ottobre 2022
Ultima modifica
3 Ottobre 2022 - ora: 11:26

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio