Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

FederPetroli: per l’Energia niente chiusure

ROMA – Il tema è delicato, specie in questo momento di storici cambiamenti delle fonti energetiche e degli approvvigionamenti. Così FederPetroli Italia, in merito alle prossime nomine dei manager e relativi consigli di amministrazione delle aziende energetiche partecipate dallo Stato italiano in scadenza nelle prossime settimane, informa per principio di trasparenza che negli incontri con delegati Istituzionali e Governativi in atto, da parte degli organi di presidenza della FederPetroli Italia, sono state date indicazioni e suggerimenti di tipo tecnico specifico e di confronto sulle diverse politiche nazionali ed internazionali adottate da alcune aziende energetiche.

L’analisi si è focalizzata sui settori di competenza della filiera, nell’interesse e rispetto del Governo e delle parti politiche coinvolte, ribadendo il pieno supporto all’attività governativa nelle dinamiche di interesse dell’indotto rappresentato. La valutazioni di nomi candidati si è basata sulla complessa situazione energetica degli ultimi tre anni e sui risultati di Bilancio delle Aziende stesse.

L’interesse oggi – sottolinea FederPetroli Italia – è quello di proseguire la strada ed arrivare ad una politica energetica dell’Italia che riesca a fronteggiare, in diversi momenti critici, la propria struttura interna industriale, delle famiglie italiane e dei consumatori. “Le Politiche Energetiche di oggi devono basarsi sugli obiettivi fissati dai Programmi internazionali volti a forme di Energia Circolare, coinvolgendo figure manageriali con skill professionali in grado di concentrare nella visione energetica di un’Azienda pubblica, l’Energia nel suo complesso, senza trascurare alcuna forma di fonte disponibile e, inserendo e perseguendo i principi di Sostenibilità e della tutela nell’attenzione al Cambiamento Climatico globale”.

[hidepost]

In merito alle Relazioni Internazionali, importante è stato incontrare da parte di FederPetroli Italia diverse rappresentanze diplomatiche estere presenti sul territorio italiano e, di stretta competenza e cooperazione con il nostro Paese, per raccogliere impressioni, suggerimenti e gradimento di qualsiasi livello, in merito ai Manager nelle aziende pubbliche ad oggi presenti ed alle relative politiche di espansione energetica internazionale adottate e perseguite. “È emerso, da parte di rappresentanti istituzionali stranieri che, la politica gradita e supportata nei confronti del Governo e delle Aziende energetiche italiane dovrebbe essere quella di interlocuzione e rapporto di cooperazione con diversi paesi, senza schieramenti di tipo politico e, senza trascurare rapporti internazionali che da decenni hanno rappresentato una fonte di patrimonio economico ed energetico per l’Italia”.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Febbraio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio