Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il ministro a Vinitaly 2023

Nella foto: Il ministro con gli imprenditori del settore vinicolo.

VERONA – «Tradurre in modo semplice e chiaro quelle che sono le criticità e le possibili soluzioni. A noi interessa avere delle indicazioni concise e concrete su ciò che non va e su ciò che dovrebbe essere fatto, non ci interessano i libri bianchi che parlano di massimi sistemi». Così il ministro della giustizia, Carlo Nordio, agli imprenditori che hanno partecipato sabato sera alla Cena “Fuoriclasse” organizzata dalla Distilleria Castagner al Ristorante Maffei di Verona nell’ambito della 55a edizione del Vinitaly. Una rassegna a che ha dimostrato ancora una volta come il settore vinicolo, e la logistica specializzata che lo supporta specie nell’export, sono fondamentali per l’economia nazionale.

Durante la serata Roberto Castagner, fondatore e ceo della distilleria di Vazzola (Treviso), ha consegnato al ministro Nordio, già Fuoriclasse Ad Honorem, un premio “Speciale al merito” «per aver con coraggio e abnegazione accettato di assumere l’incarico ministeriale in un contesto politico e sociale complesso, come mai nella storia della nostra Repubblica». È stato poi insignito del titolo di “Fuoriclasse Ad Honorem” l’ingegner Domenico Dal Bò, uno dei massimi esperti nel campo della gestione integrata d’impresa e delle quotazioni in borsa, che così entrerà a far parte della Giuria dei Fuoriclasse. 

«Siamo qui a festeggiare il Vinitaly e tutto il comparto vitivinicolo – ha detto Matteo Zoppas di Zoppas Industries e presidente dell’Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane -. Il settore vitivinicolo è molto importante per l’export italiano che ricordo ha raggiunto la cifra di 620 miliardi di euro all’anno. Quest’anno abbiamo avuto una crescita del 15 per cento, 40 miliardi sono dell’alimentare e 8 miliardi sono del vino che è aumentato del 12 per cento. I costi dei trasporti e dell’energia stanno rientrando e stanno dando di nuovo respiro alle nostre produzioni».

Il ministro ha parlato di una tassazione più equa e razionale che non umili la libertà imprenditoriale. «La burocrazia ha, fino ad ora, intralciato. Il nostro governo ha già iniziato con il Codice degli appalti a ridurre la complessità normativa, a individuare le competenze e a semplificare le procedure. Per quanto riguarda la giustizia stiamo facendo altrettanto, lo abbiamo fatto nella giustizia civile e lo faremo nella giustizia penale, abbiamo presentato dei progetti di legge. In conclusione la parola d’ordine è semplificare e rendere più accessibile a tutti l’acquisizione della ricchezza in modo che successivamente possa essere meglio distribuita», ha concluso Carlo Nordio.

Pubblicato il
8 Aprile 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio