Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Troppi galli nel pollaio del mare Italia

ROMA – Da Assarmatori, nella recente assemblea, una quasi generale bocciatura delle nuove linee guida delle concessioni doganali presentate dal governo.

Quasi scontato: un tema così delicato e fondamentale per le imprese marittime e gli armatori, per di più incancrenito da decenni di riforme e riforme-bis mai completate davvero, non può passare sotto traccia.

In toni più diplomatici si è espressa Assoporti, dove il presidente fa fatica a tenere il cluster davvero compatto.

Oltre ai rapporti con il governo sul contingente, rimane sottopelle (ma nemmeno troppo) l’antico problema dei troppi limiti delle AdSP come enti pubblici a limitata autonomia e a devastanti ukase dalla burocrazia.

*

In tempi di convegni, come questi, le perplessità e i “niet” fioriscono in tutto il cluster. E sembra quasi che i presidenti delle varie associazioni imprenditoriali da una parte sollecitino una compattezza “granitica” per far massa verso gli organi istituzionali: dall’altra però benedicano la nascita di nuove sotto-associazioni che vengano a pescare potere e prestigio in un campo per troppi anni rappresentato da rapporti più o meno personali, ad alto altissimo livello sia nazionale che internazionale. Chi critica (e non manca) sostiene la solita caccia alla poltrona o poltroncina personale.

Critiche qualche volta ingenerose: ma che non vanno ignorate almeno in linea di principio.

[hidepost]

*

Su questa situazione davvero complessa, si innestano i mille dubbi che accompagnano la gestione europea della catena logistica e i suoi nodi. Anni fa, prima della caduta del sistema sovietico, si diceva che erano stati proprio i rigidi piani quinquennali basati sulla ideologia piuttosto che sull’economia reale a causarne il collasso.

Oggi da più parti si afferma che Bruxelles rischia di cadere nella stessa tagliola.

E le elezioni UE dell’anno prossimo, con le campagne elettorali più o meno mascherate, non aiutano ad avere un ambiente sereno, determinato e socialmente chiaro su obiettivi e strumenti.

Il contrario di quello che servirebbe.

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
1 Luglio 2023
Ultima modifica
4 Luglio 2023 - ora: 10:14

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio