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Pannelli ignifughi dalle cozze

MILANO – I gusci delle cozze portano attaccato il cosiddetto bisso, che il mollusco utilizza per ancorarsi al fondale marino, alle rocce o ad altri substrati solidi. Si tratta di quei filamenti che generalmente rimuoviamo nel momento in cui puliamo i mitili.

Invece di gettare questi rifiuti nella spazzatura, Sander Nevejans, designer belga e fondatore di Seastex, ha pensato bene di recuperarli e di produrre dei pannelli ignifughi. Sono gli “Acoustic Byssus Core” (ABC), perfetti per realizzare cappotti termici alle abitazioni ma anche all’interno delle navi e forse delle barche, vista la leggerezza del prodotto. Il bisso infatti ha proprietà eccezionali, tra cui la capacità di assorbire il rumore e proprio l’elevata resistenza al fuoco.

Nelle cozze, il bisso, noto anche come “barba”, è la parte della cozza non commestibile che viene generalmente rimossa prima della cottura o del confezionamento.

“Le fibre di bisso – sostiene la ditta belga – possiedono un grande potenziale come materiali di alto valore e di lunga  durata nel mercato internazionale delle costruzioni. Non solo offrono proprietà acustiche uniche per la produzione di nuovi prodotti fonoassorbenti, ma contribuiscono anche al raggiungimento di molteplici obiettivi di sviluppo sostenibile. Sfruttando le proprietà uniche delle fibre di bisso, il settore dell’edilizia può contribuire allo sviluppo di città sostenibili utilizzando materiali ecocompatibili.”

Pubblicato il
30 Agosto 2023
Ultima modifica
1 Settembre 2023 - ora: 11:57

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