LIVORNO – Il quadro delle risorse energetiche per l’Italia sembra ormai legato a due drammatici eventi che stanno sconvolgendo il mondo: le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Con prospettive che gli esperti ritengono tutt’altro che vicine a soluzioni semplici. Lo sottolinea Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli e da vent’anni frequentatore assiduo proprio di quel Medio Oriente che è stato e rimane uno dei principali rubinetti per il greggio e il gas tanto necessari all’Italia.
Una premessa è doverosa: mentre Marsiglia paventa la chiusura dei rubinetti greggio&gas per le guerre in atto, si registra su numerosi porti italiani un forte aumento dell’arrivo di petroliere e di nasiere. Anche a Livorno la centrale dell’ENI ha ripreso a lavorare, dopo un lungo periodo di rallentamento per lavori interni, e si sta vedendo un notevole flusso di navi con il greggio, proveniente sia dal Medio Oriente che dal Mar Nero. Il governo sostiene che le scorte per l’inverno sono sufficienti. In quanto al gas, la costa toscana con i due rigassificatori galleggianti di OLT al largo di Livorno e del Golar Tundra a Piombino stanno pompando al massimo delle capacità. I costi sono uno dei punti neri, ma il prodotto attualmente non manca. Dunque?
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.