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Le Regioni e i droni di monitoraggio

BOLOGNA – Il monitoraggio sia ambientale che di sicurezza sta utilizzando sempre di più i droni, le ultime generazioni dei quali sono ormai ad altissima affidabilità. Nei giorni scorsi in diverse località dell’Emilia-Romagna si è svolta un’esercitazione congiunta con i vari nuclei droni di Ispra e delle Agenzie ambientali, per rendere più efficace il monitoraggio attraverso l’uso di tecniche di osservazione del terremo da remoto. L’impiego di Unmanned Aircraft Systems (UAS – Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) è una realtà già diffusa nell’ambito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, tuttavia si punta a una crescente omogeneizzazione delle procedure operative con l’obiettivo di definire uno standard comune Snpa, cioè dei protocolli metodologici condivisi a livello nazionale per l’uso di queste tecnologie nell’ambito dei controlli ambientali. Da sottolineare le difficoltà che ancora ci sono dai protocolli – in parte obsoleti – dell’ENAC che sembrano particolarmente ostici per il monitoraggio e l’utilizzo dei droni in ambito marittimo.

Le località coinvolte nell’addestramento congiunto in Emilia Romagna sono state San Pietro Campofiume (Bologna), nei pressi del centro meteorologico gestito da Arpae Emilia-Romagna, la riva del Po in provincia di Ferrara e la duna di Volano nel Parco regionale del Delta del Po a Comacchio (Ferrara). Tra i temi utilizzati come banco di prova, ci sono il monitoraggio della qualità dell’aria, la caratterizzazione morfologica in punti di campionamento della qualità delle acque superficiali e il monitoraggio degli ambienti dunali, in territori interessati dall’alluvione dello scorso maggio.

Il percorso di confronto e condivisione, svolto dal gruppo di lavoro “Potenziamento delle infrastrutture portanti del Sistema, monitoraggio ambientale attraverso gli strumenti dell’osservazione della Terra e tecnologie innovative” (Tavolo istruttorio III-03 del Consiglio Snpa), prevede l’elaborazione di un report per censire le procedure in uso nel panorama delle agenzie ambientali e di Ispra e infine l’elaborazione di linee guida comuni Snpa. 

All’esercitazione hanno partecipato, sia in presenza sia da remoto, in particolare, Ispra e le Arpa di Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Campania, Veneto, Lazio, Abruzzo, Sicilia, Toscana, Calabria, Sardegna, Marche, con il coinvolgimento di oltre 50 operatori del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.

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Anche la Scovavento di Livorno sta portando avanti, tra i lacci e laccioli delle normative, il progetto per il collegamento con il drone “Sentinel II” tra Livorno e la lontana isola di Capraia, propedeutico anche per un futuro servizio con le navi in rada e il monitoraggio dell’Arcipelago.  Le date potenzialmente utili alla nuova sperimentazione sono state schedulate in un arco di tempo più ampio dal 15 al 30 novembre, per motivi meteorologici. La società attende adesso la nuova risposta da parte di ENAC “Categoria SPECIFIC” dopo aver ottenuto da ENAC ACU il nuovo NOTAM W3581/23 con validità 10 -30 novembre.

Pubblicato il
11 Novembre 2023
Ultima modifica
14 Novembre 2023 - ora: 18:33

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