LIVORNO – Cent’anni, ma volendo parafrasare Garcia Marques, non sono stati cent’anni di solitudine. Perché ieri l’ex preside dell’Istituto Nautico Labronico, professor Francesco Mumolo, fresco centenario essendo nato l’11 novembre del 1923, accompagnato dal figlio Giovanni con la “scusa” di fargli fare un giretto vicino alla sua ex scuola, è stato accolto con sua commossa sorpresa nell’aula magna dell’istituto da una vera e propria folla di ex alunni, ex insegnanti, amici e figli degli amici. Accolto da scroscianti applausi, dalla stampa avvertita di nascosto dal presidente dell’Assomanager Tonci, e dall’affetto del personale, preside Francesca Bernini in testa.
Anche il sindaco Luca Salvetti ha voluto esserci, insieme a tante altre personalità del mondo del porto e della scuola, ed ha ricordato non solo la sua personale esperienza da studente ma anche “la lunghezza degli appassionati discorsi del preside” che mettevano un po’ in crisi i giovani auditori (risate ed applausi della sala).
Specialmente da preside, Francesco Mumolo è stato per diciassette anni non solo il capo ma anche l’anima dell’istituto. Uno dei suoi alunni, il capitano Marino Biancotti oggi capopilota del porto, he ha ricordato la sua profonda umanità e l’essere sempre dalla parte degli studenti. Sia da preside, sia in precedenza da insegnante di navigazione ed astronomia – aveva cominciato da ufficiale di marina sul caccia “Grecale”, poi era passato all’insegnamento in Liguria e quindi a Livorno – era sempre sereno, sempre pronto ad aiutare, sempre appassionato della sua missione di formare giovani per il mare.
Una scuola ma anche una città dove ha lasciato il segno – come ha voluto ribadire il sindaco Salvetti – “di un grande uomo”.