Corallo raro sequestrato in porto

LIVORNO – Nell’ambito dell’azione di controllo svolta presso lo scalo portuale labronico, i militari della Guardia di Finanza del gruppo di Livorno e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) hanno sequestrato 460 pezzi di esemplari di corallo occultati all’interno di un container proveniente dal Nicaragua. 

All’interno del container, oltre a masserie varie spedite da un soggetto, che fino a poco tempo prima era residente in Nicaragua, era presente attrezzatura sportiva per sport subacquei, che ha indotto il personale dei due reparti ad approfondire il controllo. In effetti, al termine della verifica sono stati rinvenuti 460 pezzi, di varie dimensioni, di coralli dell’ordine “scleractinia app” rientranti nell’ambito della Convenzione internazionale di Washington per la protezione di piante e animali a rischio di estinzione.

La specifica normativa prevede il divieto di importazione di esemplari (vivi, morti nonché loro parti e prodotti derivati) delle specie tutelate dalla CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) senza certificato o licenza ovvero con certificato o licenza non validi. Nel caso specifico, gli esemplari erano sprovvisti di certificato d’origine e alcuni di loro prelevati in natura.

Il sequestro amministrativo degli specimen, finalizzato alla confisca, è stato operato come “oggetti personali o domestici” di illecita importazione, appartenente a un privato o che fanno parte o siano destinati a far parte normalmente dei suoi beni ed effetti personali. Inoltre, è stata comminata la sanzione amministrativa da 3.000 a 15.000 euro, prevista dall’art. 2 comma 3 della L. 150/1992. Il risultato conseguito è ennesima dimostrazione dell’efficacia della sinergia operativa tra ADM e GdF.

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