Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Energia ai porti: presto in arrivo mega-batterie italiane

CASERTA – Bellissime le immagini dei porti italiani illuminati di notte, con il corredo delle luci delle città: come questa foto qui sopra, che fa parte dell’iconografia dell’AdSP del Nord Tirreno.

Ma tanta energia costa: e malgrado i tanti progetti che i porti stanno varando per i parchi di pannelli solari e di eolico, il punto di forza è rappresentato dai “depositi” di energia.

Ovvero: se non ci saranno parchi di batterie adeguati, sarà pressoché inutile produrre energia pulita.

Sta però arrivando la risposta: tra Caserta e Napoli il sito Teverola 1 si è accreditato in questi giorni come primo stabilimento di batterie al litio totalmente italiane, con un capacità produttiva di 0,35 gigawatt/h annui. Realizzato dal gruppo Faam, leader nazionale delle batterie per la mobilità, il sito ha adesso ricevuto l’ok dall’UE per il finanziamento di 500 milioni di euro per una nuova maxi-catena di produzione, con obiettivo di 8 gigawatt/h annui. Non si parla di tempi lunghi: questo potenziamento entrerà in funzione già nel 2026.

Superata l’isteresi del predominio delle batterie cinesi, pare che l’Italia sia desta. Nell’area industriale di Marghera – scriveva giorni fa Il Sole24Ore – nascerà entro due anni un grande impianto di sali di litio, con l’obiettivo di raffinare almeno 10 mila tonnellate annue. I sali di litio sono l’elemento di base delle grandi batterie per lo stoccaggio dei maggiori quantitativi di energia elettrica. Sempre a Marghera si ipotizza che nel giro di un lustro sarà in atto un processo di raffinazione della grafite capace di produrre almeno 50 mila tonnellate l’anno del prezioso litio.

La grafite viene già importata e stoccata dai siti di produzione, in gran parte in Sud America e in Africa: fino ad oggi la raffinazione era concentrata per il 98% in Cina, ma a Marghera e anche in altri siti italiani si stanno già sperimentando tecnologie più avanzate e più produttive. Con l’obiettivo di diventare l’hub del settore per tutto (o quasi) il continuo gente europeo.

Pubblicato il
10 Febbraio 2024
Ultima modifica
12 Febbraio 2024 - ora: 09:52

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio