NAPOLI – Costantino Baldissara, Gruppo Grimaldi, l’aveva anticipato in una nostra recente intervista: l’auto elettrica stenta a decollare in Italia, ma i progresso non si ferma e i prodotti cinesi arrivano già a livelli qualitativi validi. Il governo cinese sta infatti varando una era e propria offensiva non solo per esportare in occidente più auto elettriche, ma anche per facilitare le compagnie di navigazione che le trasportano e istallare in Europa fabbriche “cacciavite” apportandole con accordi politici e bancari.
Questi supporti sono essenziali per facilitare l’accesso ai capitali necessari per la ricerca, lo sviluppo e l’espansione internazionale delle aziende cinesi. Parallelamente, è stata data dal governo cinese grande importanza al miglioramento delle relazioni con le compagnie di navigazione per ottimizzare la logistica e il trasporto dei veicoli elettrici e delle batterie, riducendo così i tempi di consegna e aumentando la competitività sul mercato globale.
Il Ministero del Commercio cinese ha inoltre promesso di intervenire per semplificare le procedure burocratiche. Facilitando così l’export di automobili e componenti essenziali come le batterie. Questo impegno – scrivono i siti specializzati – riflette la volontà della Cina di sostenere attivamente l’industria nazionale nell’affrontare le sfide poste dalle politiche protezionistiche di alcuni paesi occidentali. Dunque, assicurando allo stesso tempo che la Cina mantenga e rafforzi la sua posizione di leader nel settore dei veicoli elettrici. Una leadership anche tecnologica, oltre che produttiva, che le viene riconosciuta livello globo, e che st allargandosi che l settore delle vetture “premium”.