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Recuperata rete “assassina”

Nella foto: La liberazione del polpo.

ROMA – La divisione Sub di Marevivo si è immersa nei fondali di Civitavecchia, nei pressi dello sperone denominato “Scoglio del corallo” per portare a termine un importante intervento di recupero reti abbandonate e disperse. L’operazione si inserisce tra le attività della campagna “Blue Days” della fondazione ambientalista, che ha come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente marino a 360 gradi. 

I subacquei sono scesi a una profondità di circa 30 metri, rimuovendo una rete strascicante lunga oltre 200 metri, di recente abbandono, che partiva dallo scoglio e proseguiva sul fondale sabbioso.

Preziosa la partecipazione dei sommozzatori delle Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, con l’unità navale del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, e al supporto della Capitaneria di Porto di Civitavecchia e del Porto turistico Riva di Traiano – che si occuperà del corretto smaltimento della rete.

Sullo scoglio, la rete opprimeva numerosi rami di corallo, mentre sui fondali sabbiosi, le maglie continuavano a pescare, intrappolando forme di vita marina, come paguri, un polpo, uova di calamaro, un astice e vari tipi di granchi, tutte prontamente liberate e rilasciate in mare.

Pubblicato il
24 Febbraio 2024
Ultima modifica
26 Febbraio 2024 - ora: 16:32

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