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Darsena Europa: da ri-rimodulare, ma parte

Nella foto: Il tavolo dei relatori con Matteo Paroli, il sindaco Luca Salvetti, il moderatore Marco Casale e il presidente Luciano Guerrieri.

LIVORNO – E alla fine anche il sottosegretario 👤 Edoardo Rixi, dopo aver doverosamente tagliato un nastro a Genova – casa sua – è arrivato all’incontro organizzato dall’AdSP del nord Tirreno in Fortezza Vecchia, gestito professionale competenza dal segretario generale 👤 Matteo Paroli, con la sua cornucopia di assicurazioni: tra due anni arriveranno mezzo miliardo di auro per il sospirato raccordo ferroviario tra l’interporto Vespucci, la Collesalvetti-Vada e l’ultimo miglio con i porti di Livorno e Piombino; questa settimana a Roma parte l’iter interministeriale per la ZLS (Zona Logistica Semplificata) della Toscana, che ovviamente dovrà fare il suo iter fino alla Corte dei Conti, e quando diventerà decreto consentirà almeno per 7 anni (raddoppiabili) facilitazioni notevoli agli investimenti imprenditoriali; anche sulla Darsena Europa ci si avvia, faticosamente, a rimettere in campo i 300 milioni dello Stato nel frattempo usati per altri progetti che hanno marciato più velocemente (ritardo della Regione, Giani ha dovuto inghiottire il rospo) e nel frattempo il decreto VIA deve aspettare che l’AdSP abbia rimodulato per l’ennesima volta il progetto. 

Nella foto: Una parte del numeroso pubblico di imprenditori ed esperto.

Bicchiere mezzo pieno?

Di questi tempi, bisogna accontentarsi.

Certo, è lo stato dell’arte di iter lunghi, complicati, martoriati da passaggi burocratici infiniti e spesso incomprensibili. Ma può anche essere, per gli ottimisti, la conferma che almeno si sta procedendo. 👤 Luciano Guerrieri, commissario ad acta della Darsena Europa, ha detto testualmente: 🗣️ “Stiamo adeguando il progetto definitivo, presentato quasi un anno fa per la VIA, alle nuove prescrizioni inviateci dalla commissione per ottenere il decreto del nulla osta: un lavoro speriamo di poter concludere entro la primavera in modo da avviarci alla sospirata gara della costruzione e gestione entro la prima metà del 2025”.

C’è una novità, un’altra, nella neverending story della Darsena Europa: sia Rixi, sia Guerrieri, avrebbero convenuto che occorre completare prima possibile piazzali e banchine (ovvero trasformare le fasce di colmata in aree utilizzabili) in modo da poterle utilizzare d’urgenza, senza aspettare che l’intera opera sia finita (ci vorranno, nella migliore delle ipotesi, almeno 5 anni).

Buona intenzione, anzi ottima.

Si tratta di capire però come fare sul concreto: perché gli aspetti sono tanti, e tutti in ballo da anni se non da decenni. Lo maggior corno della fiamma antica, come scriveva Dante nell’Inferno, è costituito ancora dal pasticcio stradale-ferroviario del Calambrone, di cui poco si è parlato e niente sembra si sia deciso.

Senza considerare il nodo della Regione, sculacciata duramente da Rixi: 🗣️ “Firenze ha l’onere di aver tenuto fermi centinaia di milioni anche in altri cantieri toscani, bloccando opere che come quelle relative ai raccordi ferroviari avrebbero potuto essere già completate”.

Pubblicato il
28 Febbraio 2024

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