Panta Rei TDT ma aiutiamo le possibilità

LIVORNO – I francesi direbbero: né dérange pas notre balances. Tradotto in italiano, se non vogliamo usare il più spiccio e volgare “non rompeteci i c….i” diventa: non disturbate i nostri assetti, i nostri equilibri.

L’ho presa alla larga, perché, francamente, la vicenda da del TDT, con lo scontro del nuovo azionista Grimaldi con il cluster portuale per il dirottamento sul terminal dei traffici auto, sta rischiando di andare oltre i normali fatti della concorrenza.  

In un porto dove alcuni generatori di lavoro – i container – sono in crisi per fattori mondiali che coinvolgono tutti i porti nazionali; e dove da tempo invece crescono i traffici auto tanto da saturare ogni buco disponibile, l’ovvia scelta del “nuovo” TDT di riempire i proprio piazzali semivuoti con le auto ha messo in allarme il cluster. 

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Tanto allarme quanto più voci incontrollate hanno ipotizzato rotture di alleanze consolidate, uscite di Grimaldi da Confindustria (schiaffo indiretto anche al gruppo Neri), addirittura terremoti in Cilp (il socio Neri al 50% sotto tiro con la minaccia, non si usà ancora quanto inventata, di sostituirlo con Grimaldi). Una cosa è certa: manca la serenità di riportare le cose al livello di una normale ridistribuzione di traffici, utilizzando gli spazi (scarsissimi) disponibili.

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