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I diplomi Marina Mercantile

Nella foto: L’intervento dell’ammiraglio Lauretti.

GENOVA – Torna anche quest’anno il Graduation Day dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, fondazione ITS più grande d’Italia per la formazione specializzata in ambito marittimo, nautico e logistico. L’edizione 2024, che si è svolta nell’iconica Sala delle Compere di Palazzo San Giorgio, a Genova, ha visto la partecipazione dei vertici della Marina Militare italiana, del corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, dei rappresentanti di Confitarma e Assarmatori, Centro NATO STO-CMRE e Fincantieri, per allargare lo sguardo su quella che è la realtà dei mari intorno alle nostre coste.

Durante la manifestazione hanno ricevuto il diploma – a termine del percorso formativo biennale e triennale – 50 tra allievi ufficiali di coperta, allievi ufficiali di macchina, shipmanager/superintendent e tecnici superiori per la gestione dei processi di automazione in ambito portuale: corsi fondamentali per la crescita dell’intero cluster marittimo e portuale, su cui l’Accademia Italiana della Marina Mercantile ha investito con forza negli ultimi anni, ampliando l’offerta formativa specializzata per rispondere alle esigenze del settore, che richiede personale altamente qualificato su tutta la catena logistica. 

Per affrontare con maggiore consapevolezza le sfide attuali e quelle del prossimo futuro, il Graduation Day 2024 ha ospitato anche le lectio magistralis del contrammiraglio Massimiliano Lauretti, capo del 3° Reparto Piani Operazioni e Strategia Marittima dello Stato Maggiore della Marina Militare. Durante la presentazione, nella sede dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale, Lauretti ha illustrato la moltitudine di attività in essere della Marina Militare, sempre più presente in tutti i mari in cui è richiesta la presenza delle unità italiane: sia per quanto riguarda la richiesta di sicurezza per i traffici marittimi, così importanti per l’economia nazionale e continentale, sia per la promozione del sistema nazionale legato all’economia del mare e delle sue eccellenze. 

Negli ultimi anni, con lo scoppio dei conflitti in Europa orientale e intorno al Mediterraneo, sono aumentate le tensioni e i rischi, e i mari intorno all’Italia sono tutt’altro che esenti da pericolosità ed effetti economici. Temi ripresi anche dal direttore marittimo della Liguria, ammiraglio Piero Pellizzari: “Il mondo del mare si appresta ad affrontare sfide complesse, – ha detto Pellizzari – che oggi vediamo sul nascere, come quelle legate alla transizione ecologica ed energetica. Non abbiamo ancora una visione certa di quali saranno i carburanti del futuro, e così anche i porti devono apprestarsi a vedere nuovi spazi e nuove infrastrutture dentro e intorno a essi. Il gigantismo navale è una realtà che già tocca il porto di Genova, ad esempio, e quindi viene da sé l’esigenza di avere una nuova diga in grado di dare nuove aree di manovra a queste unità fino ai 400 metri di lunghezza”.

La costruzione di nuove infrastrutture non è slegata dall’innovazione e dalla tecnologia, anche secondo Massimo Debenedetti, amministratore delegato di Cetena e vice-presidente di Fincantieri per la Ricerca e l’Innovazione: “I simulatori che forniamo già all’Accademia sono strumenti estremamente efficaci di formazione, ma siamo già oltre, e dobbiamo guardare a un prossimo futuro in cui le stesse navi, durante le soste dalla navigazione, possano trasformarsi in luoghi preposti alla formazione con uno switch della plancia in simulatori ancora più innovativi. Con l’Accademia abbiamo una forte partnership, che si amplierà ulteriormente nei prossimi anni”.

Pubblicato il
27 Novembre 2024
Ultima modifica
28 Novembre 2024 - ora: 09:59

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