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Con una accurata analisi degli sviluppi delle politiche ambientali

Il Rapporto UE sui trasporti marittimi

Nella foto: Un rigassificatore galleggiante per il GNL.

LISBONA – l’EMSA e l’Agenzia europea per l’ambiente (AEA) hanno presentato congiuntamente la seconda edizione del Rapporto ambientale europeo dei trasporti marittimi (EMTER) in una conferenza di alto livello trasmessa in diretta dalla sede dell’EMSA a Lisbona.

Maja Markovčić Kostelac, direttore esecutivo di EMSA, nel suo discorso di apertura ha affermato che EMTER è unico: cioè si tratta di un’unica fonte di fatti e dati, ora completamente aggiornati, sull’impronta ambientale del settore dei trasporti marittimi nell’UE. 

Vi sono comprese informazioni provenienti da un’ampia gamma di indicatori, offrendo una visione a 360 gradi non solo di ciò che sta accadendo ora, ma anche delle tendenze e degli sviluppi futuri. E ora, più che mai, – ha sostenuto la Kostelac – EMTER è necessario”. 

Il dibattito è stato approfondito con la partecipazione di esponenti di tutti i paesi UE interessati al trasporto marittimo. Fuori da ogni affermazione di principio, si è riscontrato – come già sottolineato in altri incontri – la notevole diversità di esigenze e anche di vedute, tra il nord Europa e il Baltico da una parte e il Mediterraneo dall’altra.

Tra le divergenze, almeno culturali, sono state sottolineate le diverse impostazioni delle iniziative green da parte degli armatori e dei porti. Mentre nel Nord Europa si prosegue con la spinta verso l’elettrificazione dei porti e il cold ironing, anche grazie a relativa abbondanza di fonti energetiche (pulite e non) in Mediterraneo la situazione è più variegata, proprio in rapporto ai costi e alla disponibilità di elettricità, Anche gli armatori, nella scelta verso carburanti più, ecologici,  stanno facendo scelte differenziate, con test sui vari carburanti non fossili, a cominciare dall’ammoniaca, dal gasolio verde, dall’ammoniaca ed altro, con ancora netta prevalenza del GNL.

Su tutto incide e specialmente inciderà l’attuale rivoluzione avviata dagli USA sulla ripresa delle perforazioni per il greggio e la marcia indietro rispetto alle precedenti scelte sul tuto elettrico. In questo quadro, si delinea uno scontro tra le due potenze economiche mondiali, USA e Cina, anche e specialmente sul tema green: e la Cina sembra, al contrario degli USA, decisa a proseguire nella decarbonizzazione. Con l’UE ancora una volta relegata a fare il vaso di coccio tra quelli d’acciaio.

Pubblicato il
8 Febbraio 2025
Ultima modifica
11 Febbraio 2025 - ora: 10:29

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