Livorno, l’Authority potenzia il sistema informatico
Il Ptcs è stato già "esportato" in altre istituzioni portuali
LIVORNO. Migliorare le funzionalità della piattaforma digitale interoperabile del porto di Livorno che mette in rete operatori pubblici e privati, il cosiddetto Port Community System (Tpcs). È questo l’obiettivo dell’appalto che l’Autorità di Sistema portuale dell’Alto Tirreno annuncia di aver aggiudicato.
È stato selezionato un pool di imprese composto da Dba e Data Ch Technologies: dovrà fornire – spiegano da Palazzo Rosciano, sede dell’istituzione portuale toscana – i servizi di analisi, progettazione, sviluppo, test e collaudo di nuovi interventi evolutivi sulla piattaforma Tpcs che gestisce i viaggi nave e le merci in arrivo al Porto di Livorno.
In concreto, come sarà potenziato il Tpcs? L’Autorità di Sistema segnala che si prevede di “aggiornare il modulo Istat, migliorare il calcolo delle tasse portuali e le statistiche su navi e merci, ampliare alle merci non containerizzate il sistema di gestione delle prenotazioni, sviluppare la gestione dei viaggi nave interoperabile con il sistema Pmis2 delle Capitanerie di Porto e con il registro Imo delle navi.
È in ballo un investimento di oltre mezzo milione di euro per l’attività di sviluppo applicativo della durata di un anno.
Il Port Community System toscano viene presentato dell’istituzione guidata dal commissario Luciano Guerrieri “già oggi” come un fiore all’occhiello: un “modello di riferimento a livello nazionale”. Attraverso la stipula di specifici accordi, – viene sottolineato – il sistema informatico collaborativo della Port Authority di Livorno e Piombino è stato messo a disposizione di altre tre Autorità di Sistema Portuali, quella del Mar di Sardegna, quella del Mar Tirreno Centrale (Napoli) e quella del Mar Adriatico Settentrionale (Venezia).