Il colosso di Dubai acquisisce la flotta delle navi del cemento
Dp si allea con Nova Marine (Romeo e Gozzi) e la canadese Algoma
DUBAI. Nova Algoma Cement Carriers (Nacc) è l’alleanza svizzero-canadese fra la compagnia armatoriale controllata dagli Nova Marine Carriers di Lugano e il gruppo canadese Algoma ed è diventato un gruppo di primaria importanza su scala internazionale nella gestione di navi cementiere. Adesso sulle rotte del cemento ha messo gli occhi P&O Maritime Logistics (Poml), interamente controllata da Dp World, il colosso degli Emirati che ha alla guida il sultano Ahmed bin Sulayem, conta su un giro d’affari da 20 miliardi di dollari (e oltre cinque miliardi di profitti), disponendo di una rete di una ottantina di terminal portuali che valgono il 9% della capacità terminalistica dell’intero globo. Del resto, lo scorso anno ha superato la soglia-simbolo dei cento milioni di teu movimentati dalla sua fondazione.
Un gigante del genere ha firmato a Dubai l’accordo definitivo in base al quale la controllata P&O Maritime acquisirà una quota del 51% e quindi la maggioranza di controllo di Nova Algoma Cement Carriers. Ovviamente, l’accordo viene ora sottoposto all’approvazione da parte delle autorità competenti.
Secondo quanto reso noto, restano escluse dall’intesa le società in joint venture che Nova Algoma gestisce con altri partner in Norvegia, Indonesia e Grecia. Peraltro, dal quartier generale del gruppo si mette l’accento sul fatto che «il rapporto con il nuovo partner emiratino travalica la semplice operazione finanziaria ma si configura come una vera e propria alleanza strategica di base». Una alleanza foriera di ulteriori sviluppi: gli attuali azionisti Nova Marine Holding (controllata dalle famiglie Romeo e Gozzi) e Algoma Central – viene messo in evidenza – «continueranno a detenere il pacchetto di minoranza con un coinvolgimento diretto e prioritario nel management (che non casualmente resterà localizzato a Lugano, mentre la holding avrà base in Dubai)».

Antonello Romeo, Laura Romeo e Vincenzo Romeo
La costituzione della joint venture fra Nova Marine Holding e Algoma Central Corporation risale alla metà del decennio scorso: oggi la società-alleanza fra canadesi e svizzeri ha «una flotta di 25 navi cementiere a tecnologia avanzata(23 alle quali si sommano le ultime due che occupano il primo posto a livello mondiale in termini di dimensioni e sostenibilità)». La società Nacc ha una consolidata presenza in mercati quali Nord America, Caraibi, Nord Europa, Mediterraneo e Sud Est asiatico.
Per il gruppo Nova Marine e la famiglia Romeo quella delle alleanze e delle joint venture – viene fatto rilevare – rappresenta una strategia consolidata. Lo ha già dimostrato negli ultimi trent’anni: si pensi agli accordi, ad esempio, con la canadese Algoma, con la tedesca Bolten, con la colombiana Navesco, con la greca Halkidon. Va detto, però, che l’intesa con il gruppo Dp World «segna un salto qualitativo senza precedenti», che potrebbe aprire la porta ad «altri sviluppi nell’intera filiera logistica».

Ahmed bin Sulayem
Sultan Ahmed bin Sulayem, numero uno di Dp World Group, tiene a sottolineare che «questa intesa conferma il nostro impegno nello sviluppo nei settori ad alta specializzazione del trasporto marittimo e della logistica. E proprio nella logistica ad alta specializzazione Nova Algoma è un “world-class operator” detentore di una salda leadership. Accoglierli nella famiglia di Dp World è per noi motivo di grande soddisfazione. Combinare il nostro approccio globale ai mercati con la loro esperienza tecnica e commerciale ci colloca in una posizione ottimale per garantire ai nostri clienti un reale valore aggiunto crescendo insieme in questo importante segmento strategico».

Giovanni Romeo
Giovanni Romeo, alla guida di Nova Algoma Cement Carriers, commenta così: «Siamo molto orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto in Nacc e crediamo con forza nelle opportunità di sviluppo con Dp World e P&O Maritime Logistics. Questo accordo ribadisce la nostra ferma convinzione strategica: per crescere è necessario allearsi. Solo così si può accelerare lo sviluppo, ampliando la gamma dei servizi, incrementandone la qualità e soddisfacendo così la domanda dei nostri clienti in tutto il mondo».