Barletta, respinto il ricorso sull’appalto per il prolungamento dei moli
BARI. Il Tar pugliese ha respinto al mittente il ricorso presentato in relazione all’aggiudicazione dell’appalto per il prolungamento dei moli foranei nel porto di Barletta. L’aveva presentato, contestando la legittimità dell’operato dell’Authority barese, il pool di imprese guidato da D’Oronzo Infrastrutture srl in tandem con D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali spa, classificatosi secondo nella procedura di gara. A vincerla era stato il raggruppamento guidato da Fincosit srl con le mandanti Fincantieri Infrastructure Opere Marittime spa, Zeta srl e EMarine srl.
A darne notizia è l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, segnalando che la giustizia amministrativa ha «accolto totalmente la linea difensiva del dipartimento legale dell’ente portuale, diretto dall’avvocato Fulvio Mezzina»: le contestazioni sollevate nel ricorso e nei successivi motivi aggiunti sono state giudicate «in parte infondate nel merito e in parte inammissibili». Nel mirino del giudice amministrativo i rilievi della parte ricorrente soprattutto là dove indicava l’offerta dell’aggiudicatario come «inattendibile, incerta e indeterminata».
«Si sblocca finalmente l’avvio di un’opera strategica per Barletta e per tutto il territorio», afferma il commissario straordinario dell’istituzione portuale barese, Francesco Mastro: «È un intervento infrastrutturale imponente ed ecosostenibile che consentirà di elevare significativamente i livelli di sicurezza dello scalo portuale rendendolo finalmente fruibile anche alle navi di ultima generazione». Mastro aggiunge che la decisione del Tar è «una importante vittoria della nostra squadra» e conferma «la piena regolarità e l’assoluta trasparenza dell’intero iter amministrativo istruito dai nostri Uffici».
L’intervento – viene sottolineato – riguarda in questa prima fase la realizzazione del solo Molo di Ponente: il bando è stato però strutturato in modo da consentire, in una fase successiva e nell’ambito della stessa procedura, anche l’estensione dei lavori al Molo di Levante. È un’opera imponente e strategica «nell’ambito di un poderoso programma di potenziamento infrastrutturale del valore complessivo di 800 milioni di euro»: accrescerà alquanto la funzionalità del bacino portuale di Barletta e consentirà di ridurre l’apporto verso l’interno del materiale solido trasportato dalle correnti costiere. Gli interventi previsti sono:
- allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 metri in modo da raggiungere la lunghezza complessiva di 805 metri prevista dal piano regolatore portuale;
- prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri.
Per il prolungamento del Molo di Ponente è stimato un quadro economico di spesa pari a 38 milioni di euro: 34 milioni per i lavori e 4 milioni come somme a disposizione dell’amministrazione.
L’importo di 38 milioni trova copertura finanziaria da: un decreto ministeriale (332/21) per quasi 20 milioni; un altro decreto del ministero delle infrastrutture risalente all’anno precedente (150/20) per altri cinque milioni; ulteriori 13 milioni di euro a completare l’intera opera, compreso il Molo di Levante, sono presenti nell’”accordo di coesione” firmato nel novembre scorso fra governo e Regione Puglia. Secondo le stime i lavori dovrebbero durare circa un anno e mezzo.