Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
DECRETO

Addestramento dei marittimi del comparto cisterniero, risolto l’intoppo

Confitarma elogia il comando generale: il dialogo fra le parti è utile a tutti

Luca Sisto, direttore generale di Confitarma

ROMA. Il comando generale delle Capitanerie di porto ha risolto un problema di «fondamentale importanza per i marittimi italiani del comparto cisterniero e per le loro aziende»: a tali lavoratori è consentito di acquisire l’addestramento avanzato «anche in assenza del previsto periodo di navigazione effettiva su navi che trasportino entrambi i tipi di prodotti». La soluzione sta in un decreto di fine luglio che ha permesso di «risolvere in maniera soddisfacente e conforme alla normativa internazionale» i rilievi sollevati da Emsa: come detto, il provvedimento regolamenta il conseguimento dell’addestramento avanzato per i marittimi che imbarcano su navi petroliere e chimichiere.

A esprimere apprezzamento è Confitarma, l’organizzazione confindustriale degli armatori: sottolinea che il comando generale ha da subito «colto la complessità e la delicatezza della materia», accogliendo i suggerimenti che in nome del tentativo di sbrogliare la problematica erano stati pesentati dalla confederazione imprenditoriale «congiuntamente alle organizzazioni sindacali di settore e al Fondo Nazionale Marittimi».

Per il direttore generale di Confitarma, Luca Sisto, il decreto rappresenta «un passo avanti concreto e pragmatico a tutela delle imprese e dei lavoratori del comparto cisterniero». Aggiungendo poi: «È la dimostrazione che il dialogo costruttivo tra amministrazione, mondo armatoriale e rappresentanze sindacali può portare a risultati efficaci e immediatamente utili per il sistema marittimo italiano».

Da parte di Confitarma si mette in evidenza «l’importanza dell’attività svolta in seno al Gruppo di lavoro permanente sull’addestramento del personale marittimo»: nei due anni dalla sua costituzione, si è confermato «un prezioso luogo di confronto fra associazioni di rappresentanza e amministrazione», in grado anche di introdurre «alcune importanti semplificazioni in materia».

Per Sisto «tanto c’è ancora da fare sulla via della semplificazione amministrativa»: il confronto è «lo strumento fondamentale per dare ulteriore slancio al percorso semplificazione e sburocratizzazione». Riguarda – avverte – tanto il lavoro marittimo che  il regime amministrativo della nave, «necessario per salvaguardare e rilanciare la competitività dell’industria armatoriale nazionale».

Pubblicato il
29 Agosto 2025

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio