Si allarga la presenza dell’ateneo fiorentino a Pistoia
Infermieristica e fisioterapia trasferiti in spazi messi a disposizione da Fondazione Caript
PISTOIA. Si trasferiscono in questo mese di settembre a Pistoia i corsi di infermieristica e di fisioterapia dell’università di Firenze: la nuova sede è al Pallavicini center in via Bure vecchia nord 115, all’interno di spazi che sono stati messi a disposizione e allestiti da Fondazione Caript. A darne notizia è l’ateneo fiorentino, segnalando che lo spostamento è stato necessario perché non sono più disponibili i locali utilizzati in precedenza.
La nuova sede – viene fatto rilevare – non solo «consente di assicurare la continuità dell’offerta formativa in ambito sanitario» ma potrebbe prestarsi a un intreccio di collaborazioni in «uno spazio condiviso in cui saranno sviluppate le attività in coordinamento con le esigenze dell’Asl». A ciò si aggiunga, e non è certo la cosa meno importante, che si apre la porta concretamente anche a un allargamento della presenza dell’università fiorentina.
La riprova è nelle parole della rettrice dell’ateneo fiorentino, Alessandra Petrucci: «Grazie alla Fondazione Caript sono stati individuati nuovi spazi per i corsi universitari di infermieristica e fisioterapia: questo impegno va nella direzione di un progetto più ampio per potenziare la presenza dell’Università di Firenze a Pistoia su cui stiamo lavorando insieme ai rappresentanti delle istituzioni e degli enti del territorio».
Il polo di via Bure ha «una superficie di oltre 1.100 metri quadrati e si trova in ambienti completamente ristrutturati, attrezzati per l’attività didattica e di laboratorio». Gli spazi – viene sottolineato – comprendono sette aule di diversa capienza (fino a 90 posti), un’aula informatica, una sala prove per attività pratiche, una sala riunioni e postazioni per gli uffici. Alcune aule, come l’ex sala convegni Cino o l’ambiente predisposto per il progetto Carme (Centro di ricerca avanzato per l’apprendimento della matematica), rappresentano anche un’opportunità per lo sviluppo di nuove collaborazioni educative.
È da aggiungere anche che, secondo quanto riferito da fonti dell’ateneo, gli enti locali stanno valutando «soluzioni per il potenziamento del trasporto pubblico da e verso la nuova sede». Con una idea di fondo: strutturare misure adeguate alle esigenze dei corsi, così da «garantire a studenti e docenti un accesso agevole e senza disagi», come viene sottolineato.