L’equipaggio di una nave della flotta D’Amico salva 38 migranti
Erano a bordo di un gommone in difficoltà a sud di Creta

Una nave appartenente alla flotta del gruppo D’Amico
CRETA. Li hanno visti a bordo di un gommone alla deriva, a sud dell’isola di Creta in acque dell’area “Sar” (“Search and Rescue”) di competenza greca: a bordo 38 persone in gravi difficoltà per le cattive condizioni meteo e il rollìo. Fortuna che stavolta l’intervento di una nave del gruppo armatoriale D’Amico ha evitato che si compisse l’ennesima fra le mille tragedie che hanno trasformato il Mediterraneo nel più grande “cimitero” del mondo.
È la società D’Amico Ship Management – appartenente a una delle principali realtà italiane a conduzione familiare nel trasporto marittimo (“dry cargo” e “product tankers”) – a rendere noto il «tempestivo intervento di salvataggio» ad opera dell’equipaggio della “High Fidelity”, una nave cisterna di oltre 180 metri e quasi 30mila tonnellate di stazza lorda, di proprietà della D’Amico Tankers, in quel momento in navigazione verso il Canale di Suez.
«Confermando l’elevato livello di formazione», – si afferma dal quartier generale della flotta – l’equipaggio è riuscito «con professionalità, con prontezza operativa e grande spirito di servizio», a portare in salvo i disperati a bordo del gommone: quelle 38 persone sono state accolte a bordo e messe in sicurezza.
La compagnia armatoriale riferisce che, «nel pieno rispetto delle procedure internazionali di soccorso in mare e attenendosi alle disposizioni del “Maritime Rescue Coordinator Center” (Mrcc) greco, il comandante della “High Fidelity” ha quindi fatto rotta verso Cipro, dove ha incontrato una vedetta della Guardia Costiera greca, procedendo al trasbordo dei migranti».
Al coordinamento dell’operazione – viene fatto rilevare – hanno collaborato il “Mrcc” della Guardia Costiera italiana e la nave ammiraglia “P.04 Osum” della Guardia di Finanza, «impegnata in una missione di pattugliamento nel Mare Egeo». Secondo quanto reso noto dal gruppo D’Amico, la nave delle Fiamme Gialle ha «raggiunto la “High Fidelity” poco dopo il salvataggio, scortandola fino al termine dell’intervento e garantendo supporto operativo e sicurezza durante tutta la fase conclusiva».