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MOBILITÀ SOSTENIBILE

Il festival “Eco”: occorre rifinanziare il fondo per il trasporto pubblico locale

«Nelle città europee lo standard di servizio è tre volte maggiore che in Italia»

ROMA. Sotto i riflettori il trasporto pubblico in venti città italiane: il confronto con una decina di realtà europee è impietoso. Le città straniere «offrono il triplo dei posti-km (offerta complessiva dei mezzi pubblici); hanno quattro volte i passeggeri-km (utilizzo complessivo del trasporto pubblico locale); presentano reti di trasporto pubblico locale su ferro sette volte più estese. È Milano l’unica città italiana con «un’offerta di posti-km comparabile alla media europea», ma con «meno passeggeri-km» rispetto a città simili per popolazione e densità.

In fatto di trasporto pubblico locale c’è una bella differenza fra il Bel Paese e l’Europa: l’offerta di questo genere di servizi nel nostro Paese «stenta ancora a svilupparsi adeguatamente»: lo mette in rilievo lo studio anticipato da “Clean Cities Campaign” nella seconda giornata di “Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti” in agenda a Roma per fare il punto sulla transizione ecologica della mobilità di persone e merci in Italia, in coincidenza con la “Settimana europea della Mobilità 2025”.

A nome di “Clean Cities Campaign” Claudio Magliulo mette in risalto il raffronto tra venti città italiane e dieci europee: «Le città italiane hanno bisogno di investimenti significativi per colmare il divario con le città europee per quanto riguarda l’offerta di trasporto pubblico. Queste risorse non possono che venire da un potenziamento del Fondo Nazionale Trasporti: è al palo da anni e si è più che dimezzato in termini reali. A ciò si aggiunga l’esigenza di introdurre «nuove risorse per continuare lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto pubblico locale dopo la fine del Pnrr».

Marcello Di Caterina, vicepresidente di Alis, ricorda che con il bando Log-In «il governo ha stanziato 157 milioni di euro a supporto della trasformazione digitale delle imprese del settore logistico e trasporto merci»: la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale rendono «il trasporto intermodale più competitivo, una spinta necessaria anche alla luce del fatto che il settore marittimo è ideologicamente bersagliato dalla tassazione europea Ets, che noi chiediamo possa essere almeno in parte restituita in forma di incentivo agli imprenditori del mare perché possano efficientare il processo di filiera più velocemente». Per Di Caterina,  applicandosi interamente «solo alla navigazione del nostro continente», il sistema Ets rischia di avere «un impatto molto significativo, rendendoci meno competitivi rispetto ai vicini porti nordafricani, che non sono soggetti a questa tassazione».

Per Bruno Dalla Chiara, ordinario di trasporti al Politecnico di Torino, nessuna alternativa al petrolio, a oggi, è vincente: «Occorre garantire economie di scala produttive, di competenza, di approvvigionamento, di ricambi. L’idrogeno è un vettore energetico con i suoi punti di forza e limiti. Solo attraverso il corretto completamento della delibera del Parlamento europeo del 2023 si può arrivare a una risposta nel 2025».

Manuel Marsilio, “ambasciatore” per Wbia all’Onu e all’Oms, richiama il ruolo strategico della bicicletta per la mobilità del presente e del futuro: «In Europa circolano già oggi oltre 60 milioni di biciclette e cargo bike, che ogni anno evitano milioni di tonnellate di CO2. L’uso regolare della bici riduce del 30% il rischio di malattie cardiovascolari e si stima che grazie a essa vengano evitate oltre 30mila morti premature ogni anno». Senza contare che la bicicletta genera in Europa «benefici esterni stimati in 119 miliardi di euro l’anno (studio 2024), considerando salute, riduzione emissioni, impatti ambientali positivi ed economia».

Ma il dibattito mostra anche attenzione per la forestazione urbana: negli ultimi anni è stato dimostrato quanto le città necessitino di alberi e spazi verdi per «essere sane, resilienti e accoglienti». Parola di Francesco Ferrini, ordinario di arboricoltura e coltivazioni arboree all’Università di Firenze: forestazione urbana vuol dire «progettare in modo intelligente, scegliendo specie adatte, garantendo diversità e accessibilità». Aggiungendo: «Così il verde diventa davvero uno strumento contro il caldo, l’inquinamento e lo stress, migliorando la qualità della vita di tutti. Rigenerare significa avere visione, pianificazione e comunità coinvolte: solo così la rivoluzione verde potrà cambiare davvero le nostre città».

Carla Ancona, ex presidente dell’Associazione Italiana di epidemiologia, insiste sull’impatto che l’inquinamento atmosferico ha sulla salute dei cittadini: «Gli inquinanti emessi dal traffico veicolare rappresentano un grave rischio per la salute pubblica, soprattutto per le fasce più vulnerabili. Per questo è fondamentale intervenire sulla mobilità urbana: nelle nostre città le auto devono essere meno numerose, di dimensioni ridotte e viaggiare a velocità più contenute». Un dato di esempio: la media di biossido di azoto (NO2, il principale indicatore di traffico stradale) per l’intero territorio della città di Roma è pari a poco meno del triplo degli stadard previsti dalle linee guida dell’Oms nel 2021 (e si arriva anche al quadruplo nella parte più interna della città.

Giovanni Fabi, presidente di Terravision Electric, illustra l’esperienza della propria azienda da operatore nel transfer aeroportuale e poi fornitore di servizi integrati di micromobilità elettrica: «Copriamo tutta la gamma dei veicoli elettrici, dalla bici elettrica allo scooter per arrivare anche alla moto elettrica, con l’obiettivo di soddisfare l’esigenza di ingresso nei centri urbani in assoluta tranquillità e nel rispetto dell’ambiente».

Damiano Meola, direttore marketing di The Data Appeal Company, indica come dati e intelligenza artificiale stiano rivoluzionando il turismo e la vita urbana: “L’ intelligenza artificiale ha aperto nuove prospettive per città più accoglienti e sostenibili, dall’appeal delle destinazioni alla gestione dei flussi turistici, fino alla semplificazione dei viaggi tramite strumenti conversazionali. La reputazione digitale delle destinazioni e la qualità dei dati, sempre aggiornati, sono oggi diventati elementi chiave perché le città vengano scelte e valorizzate dagli assistenti intelligenti. In Italia 3 viaggiatori su 4 si dicono pronti a utilizzare intelligenza artificiale per pianificare un viaggio».

Quattro sindaci – Luca Savetti (Livorno), Mario Conte (Treviso), Antonio Nicoletti (Matera) e Mario Pardini (Lucca) – sono stati i protagonisti di una serie di interventi sull’esperienze di mobilità urbana. Li presenta Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, invocando «una nuova struttura delle città privilegiando le forme di mobilità sostenibile» e ricordando «le difficoltà affrontate nel percorso di transizione ecologica del nostro Paese». Da segnalare che Salvetti – che annuncia come «Livorno sarà la prima città ad avere un piano per la transizione ecologica con 104 azioni pianificate per il prossimo futuro» -mette in evidenza come «le caratteristiche peculiari di ogni città devono essere la base per lavorare su adeguate modalità di spostamento: e Livorno, insieme a Roma, ha il più elevato tasso di penetrazione di scooter». A Livorno sono stati fatti «passi da gigante nella realizzazione di km di piste ciclabili e di soluzioni di mobilità dolce, senza trascurare il rafforzamento del trasporto pubblico.

Il festival “Eco” si svolge con il patrocino di Anci, Comune di Roma, ministeri dell’ambiente e delle infrastrutture, Bikeconomy Osservatorio e in collaborazione con Enel, Regionale (Trenitalia, gruppo Fs), Intesa Sanpaolo, Alis, Conai, Amazon, Terravision Electric.

Pubblicato il
18 Settembre 2025

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