«La cucina italiana si candida a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco”
Grimaldi Lines sostiene l’iniziativa dei ministeri dell’agricoltura e della cultura
NAPOLI. La cucina italiana è l’emblema del nostro Paese: Grimaldi Lines, compagnia di navigazione che fa da “ambasciatrice” del made in Italy nei mari del Mediterraneo, ha deciso di sostenerne la candidatura a “patrimonio immateriale dell’umanità Unesco”, iniziativa promossa dal ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare in tandem con il ministero della cultura.
«La cucina italiana è molto più di un insieme di ricette: è un mosaico di culture e tradizioni locali, un rito collettivo che scandisce la vita quotidiana e unisce territori e generazioni»: queste le parole che arrivano dal quartier generale della flotta napoletana. Non a caso, la flotta Grimaldi Lines – 14 navi di ultima generazione dedicate al trasporto di passeggeri nel bacino mediterraneo – offre a bordo la vera accoglienza italiana, con particolare attenzione alla proposta gastronomica di qualità curata dagli chef di bordo: si pensi che i menù si ispirano alle tradizioni gastronomiche dei porti di partenza e arrivo, proponendo piatti della cucina mediterranea.
La candidatura – intitolata “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” – sottolinea come «il cibo sia parte integrante della nostra identità: creatività e conoscenze tramandate di generazione in generazione, tutela della biodiversità grazie al rispetto della stagionalità e dell’uso sapiente delle materie prime, attenzione alla condivisione come momento sociale». Presentando l’iniziativa si tiene a sottolineare che «in Italia cucinare significa prendersi cura degli altri, valorizzare i prodotti del territorio, custodire la memoria e allo stesso tempo innovare».
Sostenendo questa candidatura, Grimaldi Lines – viene fatto rilevare – rinnova «il proprio impegno a valorizzare la cultura italiana in tutte le sue forme»: la cucina, come il viaggio, è scoperta, identità e condivisione: un bene prezioso da custodire e raccontare al mondo.
È bene ricordare che il gruppo Grimaldi ha sede a Napoli, controlla una flotta di oltre 130 navi ed impiega circa 21mila persone ed è guidato da Gian Luca Grimaldi, Emanuele Grimaldi e Diego Pacella.