Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
RICERCA

Università di Firenze e Agenzia Spaziale Italiana, l’intesa entra in orbita

Progetti fra astrofisica, biologia umana a gravità zero e ricerca della vita su altri pianeti

FIRENZE. Uno: la fisiologia umana in condizioni di microgravità. Due: l’esobiologia e lo sforzo poer cercare di comprendere le origini della vita nel cosmo e andare in cerca di possibili tracce di esistenza biologica su altri pianeti. Tre: lo studio del meteo negli spazi astronomici. Quattro: la mitigazione dei disastri naturali tramite l’osservazione satellitare. Sono questi alcuni dei temi sui quali si concentrerà l’attenzione dell’accordo-quadro fra l’Università di Firenze e l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) con il quale sono state gettate «le basi per un percorso condiviso, ambizioso e multidisciplinare».

L’intesa porta le firme della rettrice Alessandra Petrucci e del presidente Asi Teodoro Valente: dura cinque anni e mira a «rafforzare la collaborazione su una vasta gamma di tematiche spaziali e aerospaziali».

Ma le due realtà hanno una tradizione di collaborazione: in passato, hanno riguardato «vari filoni di ricerca dell’ateneo fiorentino (dalla medicina alla biologia, dalla fisica alle scienze della terra) attraverso progetti di frontiera che hanno coniugato ricerca di base e applicata». A cominciare dalle scienze della vita applicate allo spazio, ad esempio «con ricerche su fisiologia e psicologia degli astronauti, microbiomi in ambienti estremi e sviluppo di sistemi diagnostici e terapeutici per missioni spaziali oltre l’orbita terrestre».

Al centro della cooperazione fra ateneo e Agenzia c’è anche «il monitoraggio della Terra dallo spazio», è stato detto. Scopo: studiare «eventi estremi come terremoti, eruzioni vulcaniche, incendi o alluvioni, contribuendo alla sicurezza e alla resilienza dei territori».

Quanto alla didattica, l’accordo prevede borse di studio e stage formativi presso l’Agenzia Spaziale Italiana per studenti e neolaureati, l’organizzazione di eventi scientifici e percorsi di dottorato su temi di comune interesse. Da aggiungere che «grande attenzione» verrà attribuita al trasferimento tecnologico e alla valorizzazione dei risultati della ricerca.

Pubblicato il
19 Settembre 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio