Alla Scuola Sant’Anna due borse di studio per il dottorato riservate a studenti palestinesi
PISA. Due borse di studio riservate a studenti palestinesi che siano interessati a intraprendere un percorso di dottorato di ricerca per l’anno accademico 2025/2026: le mette in campo la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dando l’annuncio del via a una selezione pubblica.
È l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a finanziare le due borse di studio all’interno di una iniziativa multidisciplinare che punta a dare sostegno all’educazione alla parità di genere in Palestina. L’istituzione universitaria pisana tiene a sottolineare che «ha aderito perché crede nel fondamentale ruolo della scienza per favorire il dialogo e il confronto tra i popoli» e per «contribuire alla ricostruzione della pace ovunque essa ceda il campo alle guerre e alle violazioni dei diritti umani».
Le due posizioni disponibili – viene fatto rilevare – si inseriscono all’interno di due programmi della Scuola Superiore Sant’Anna:
PhD in Law, con un progetto dedicato ai diritti costituzionali delle donne e alla giustizia di genere;
PhD in Human Rights, Global Politics, and Sustainability: Legal and Philosophical Perspectives, con focus sul diritto internazionale e i diritti umani, in prospettiva comparata.
Info e bando completo sono disponibili sul sito della Scuola Superiore Sant’Anna: PhD Scholarships for Palestine. Occhio, la scadenza per farsi avanti è fissata al 6 ottobre 2025.
Questa iniziativa – si ribadisce – rientra in un progetto di cooperazione accademica: è un programma triennale promosso da Aics e coordinato dall’ateneo di Perugia, con la partecipazione dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Università dell’Aquila e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme a cinque atenei palestinesi: An-Najah National University, Al-Quds University, Palestine Technical University – Kadoori, Bethlehem University e Arab American University.
Dal quartier generale della Scuola si precisa che, «oltre al finanziamento delle borse di dottorato», il progetto prevede «programmi di mobilità per studenti e docenti e lo sviluppo di attività di ricerca congiunte». Duplice lo scopo: da un lato, «consolidare i rapporti accademici»; dall’altro, «promuovere la crescita di nuove competenze a livello internazionale».