Catella: contro di me congetture senza prove, lo dice il Riesame
L’immobiliarista di origini livornesi: queste le motivazioni della decisione del tribunale

Il logo di Coima, la società dell’immobiliarista Manfredi Catella
Il Tribunale del riesame ha escluso «la configurabilità degli elementi costitutivi di un patto corruttivo» e ha assunto «una posizione critica rispetto all’impianto accusatorio della Procura» ma anche nei riguardi della conclusione del gip («che pure aveva ridimensionato significativamente l’ampiezza della contestazione»): li ha ritenuti «congetturali e sprovvisti di concrete evidenze». Manfredi Catella, il numero uno degli immobiliaristi milanesi, finito nei guai nell’inchiesta choc sul “mattone” a Milano, a distanza di un mese dalla revoca degli arresti domiciliari, torna sul ciclone giudiziario che a metà luglio aveva travolto la gestione dell’urbanistica a Milano: l’imprenditore di origini livornesi ha preso carta e penna per inviare agli “stakeholder”, cioè i soggetti a vario titolo interessati, una quinta comunicazione in cui rende note le motivazioni del provvedimento che di fatto ha stoppato il provvedimento cautelare inizialmente preso contro di lui.
L’ordinanza – viene sottolineato nella lettera – consolida «le motivazioni di rigetto delle tesi della Procura milanese espresse sempre dal Tribunale del Riesame, in una composizione di tre diversi giudici, lo scorso 16 settembre in relazione a un’accusa complementare»: pure in quel caso il collegio giudicante aveva concluso in merito all’«eccessiva semplificazione argomentativa e l’assenza di evidenze di colpevolezza».
DALL’ARCHIVIO/2: qui il link all’articolo della Gazzetta Marittima in cui si dà conto della revoca degli arresti domiciliari inizialmente previsti per Manfredi Catella
Catella, fondatore e amministratore delegato di Coima – alle spalle, ad esempio, l’operazione che ha ridisegnato Porta Nuova e l’area accanto al grattacielo del “Bosco verticale” (passata successivamente nelle mani di un fondo del Qatar) – conclude il messaggio sottolineando che «l’esperienza vissuta ha contribuito a rafforzare la squadra di Coima»: adesso può «continuare a lavorare con la serenità di poter guardare avanti con sempre maggiore determinazione ed entusiasmo per le prossime imprese insieme ai nostri partner». Lo fa, però, spendendo prima un ringraziamento per «tutti coloro che ci hanno ampiamente confortato con la propria fiducia e supporto ancor prima di poter disporre di una pronuncia chiarificatrice come quella ad oggi disponibile in merito all’insussistenza delle accuse ipotizzate e alla nostra estraneità rispetto alle medesime».

L’immobiliarista di origini livornesi che ha cambiato il volto di Milano