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SOLIDARIETA' PER GAZA

Livorno: la nave israeliana è entrata in porto, scioperano i lavoratori

Cgil e Usb: il boicottaggio contro Tel Aviv non riguarda più solo i carichi di armi

La “Zim Virginia” mentre entra in Darsena Toscana nel porto di Livorno

LIVORNO. È entrata nel porto di Livorno la nave portacontainer appartenente alla flotta della compagnia israeliana Zim: l’ingresso è avvenuto attorno all’ora di pranzo al terminal Tdt e ha scatenato le proteste del presidio dei lavoratori all’ingresso del varco portuale della Darsena Toscana. Utilizzando lo strumento di protesta del “fare rumore” per “rompere il silenzio”, mentre la nave portacontainer è arrivata alla banchina della sponda ovest sono stati suonati i clacson dei mezzi presenti.

«I lavoratori portuali non scaricheranno né caricheranno: non un chiodo verso Israele»: queste le parole del sindacato Usb labronico: «Con un giorno e mezzo di ritardo» – si afferma – è appena entrata in porto a Livorno la nave “Zim Virginia”: nelle società coinvolte nelle operazioni è stato proclamato sciopero sia da Usb che dalla Cgil». Come detto, si tratta della “Zim Virginia”, una portacontainer lunga quasi 300 metri con 5mila teu di capacità di carico.

Il presidio Cgil iniziato la mattina di lunedì 29 davanti all’ingresso del varco Tdt a Livorno

Secondo quanto annunciato il giorno precedente al presidio davanti all’ingresso della Darsena Toscana, la Cgil alza il tiro: non più solo il boicottaggio dei carichi di armi o materiale comunque bellico ma l’altolà allo sbarco e all’imbarco di «merci riconducibili all’economia dello stato israeliano». Lo sciopero era stato preannunciato già da ore «qualora vi fosse il tentativo di scaricare e caricare la merce di questa nave».

Il fronte della lotta dei portuali si allarga ad altri settori, sempre nel mondo delle banchine: le “Guardie ai fuochi” del porto di Livorno (Servizio integrativo antincendio) scendono in campo in serata con una nota per dare il loro «pieno e convinto appoggio ai lavoratori portuali»: stanno compiendo – si afferma – «un atto di coraggio civile contro la guerra e contro l’uccisione di civili innocenti». Le Guardie ai Fuochi ritengono che questo sia «un momento in cui la coscienza collettiva debba emergere poiché la pace non si costruisce con ulteriori armi».

Nel frattempo, in centro a Livorno, nella zona dell’Attias, si tiene l’assemblea promossa dal sindacato Usb per discutere le iniziative di lotta.

Manifestazione in centro a Livorno organizzata da Usb per chiedere lo stop ai biombardamenti delle popolazioni civili di Gaza

Pubblicato il
30 Settembre 2025

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