La protesta pro-Gaza adesso invade i binari a Livorno
Venerdì 3 sciopero. Cgil: quattro cortei, a Livorno nella zona nord. Usb: dalle 6 al varco Zara

Tracima sui binari il presidio dei maniestanti alla stazione ferroviaria di Livorno
LIVORNO. Nella protesta contro il massacro a Gaza questo giovedì 2 non è stata una giornata di pausa nell’attesa dello sciopero generale indetto per venerdì 3 a livello nazionale da Cgil e sindacati di base. Oggi un gruppo di manifestanti, soprattutto studenti, ha dato vita a un corteo sulla carreggiata centrale di viale Carducci, il viale che porta alla stazione, imbottigliando il traffico: «Scendi giù, scendi giù / vieni in piazza pure tu»: questo uno degli slogan ritmati per invitare chi magari si era affacciato alla finestra per guardare il corteo. Successivamente sono stati occupati i binari della ferrovia, al pari di quanto è accaduto in numerose altre città: come sempre, “Bella Ciao” è il canto che ha scandito vari momenti della protesta.
IL FLASH MOB DAVANTI ALL’OSPEDALE. In serata, il corteo dei manifestanti si è spostato all’incrocio fra due fra le arterie più rilevanti nella circolazione stradale cittadina: il crocevia fra viale Carducci e il tratto urbano dell’Aurelia all’altezza di viale Alfieri. Poco più tardi il flash mob davanti all’ospedale per ricordare i 1.677 sanitari uccisi a Gaza. L’iniziativa nasce sulla scia della mobilitazione di operatrrici e operatori deI settore sanità che era culminata nel “digiuno per Gaza”: in nome della volontà di are luce sulla situazione della Palestina, i manifestanti sono stati invitati simbolicamente a portare con sé torce e lampade per «illuminare simbolicamente la notte di Gaza».
USB: DALLE ORE 6 AL VARCO ZARA. Per quanto riguarda la mobilitazione di venerdì 3, il sindacato Usb dà appuntamento fin da prima dell’alba, alle ore 6, al varco Zara, nella parte più a nord di via Salvatore Orlando: è il luogo simbolico in cui in questi giorni il sindacato di base ha creato un presidio permanente che è diventato un punto di riferimento. E’ stato poi reso noto che studenti e prof sono invitati a radunarsi in piazza della Repubblica alle ore 9.

Il numero uno provinciale della Cgil livornese, Gianfranco Francese, in mezzo ai due segretari Filippo Bellandi e Valerio Melotti
CGIL: QUATTRO CORTEI IN TUTTA LA PROVINCIA. Dalla parte della popolazione civile di Gaza e al fianco della lotta della Global Sumud Flotilla: per questa doppia ragione la giornata di venerdì 3 ottobre è per il sindacato Cgil dedicata a uno sciopero generale a livello nazionale: «Sarà di otto ore e riguarderà tutte le categorie», precisano dalla Camera del lavoro. Lo dicono annunciando che i lavoratori non solo incroceranno le braccia, sono state organizzate «manifestazioni a Livorno, a Cecina, a Piombino e a Portoferraio», come è stato annunciato dal quartier generale della Cgil livornese dal numero uno provinciale Gianfranco Francese in tandem con i due segretari Filippo Bellandi e Valerio Melotti.
Queste le modalità operative di ciascuna delle manifestazioni:
- a Livorno il concentramento del corteo è programmato per le ore 9 davanti alla Stazione Centrale: la manifestazione si snoderà per i quartieri popolari (Sorgenti, Fiorentina e Garibaldi) e si concluderà in piazza del Luogo Pio.
- a Piombino il concentramento è programmato per le ore 9 al Cavalcavia delle acciaierie,
- a Cecina i manifestanti si sono dati appuntamento alle ore 7.45 nel parcheggio di via Ambrogi,
- a Portoferraio l’appuntamento è alle ore 10 alla banchina Alto Fondale.
«Sarà uno sciopero politico: uno sciopero per “restare umani”», dice Francese. Il filo rosso dell’argomentazione è questo: un giorno i nostri i figli chi chiederanno dov’eravamo quando era in corso il genocidio di Gaza, e noi dovremmo essere in grado di dare una risposta che non ci faccia vergognare per i silenzi, le omissioni, le pigrizie. Per il leader sindacale se c’è qualcuno che già ora deve provare vergogna per la propria ignavia è il governo: «Non sta facendo nulla per aiutare la popolazione palestinese massacrata da fame e sete: chiediamo a gran voce il cessate il fuoco a Gaza, l’apertura di corridoi umanitari e il rilascio degli italiani della Global Sumud Flotilla fermati da Israele»
L’APPELLO DI FRANCESE AGLI ALTRI: CONFLUIAMO IN UN UNICO LUOGO. «Sarà una grande manifestazione di popolo», sottolinea Francese rivendicando «il diritto-dovere dei lavoratori di aderire a uno sciopero politico per contrastare questa deriva bellicista». Il segretario generale della Camera del lavoro dice che in queste ore sono stati presi «contatti con altre realtà sindacali e associazioni che nelle ultime settimane hanno organizzato iniziative in favore di Gaza: l’auspicio è che il nostro corteo e il loro possa confluire in un unico luogo così da inviare un messaggio ancora più forte».