Scuola Normale in lutto, si è spento il prof. Giuseppe Cambiano, storico della filosofia antica

Giuseppe Cambiano
PISA. Si è spento all’età di 84 anni nella “sua” Torino uno tra i più autorevoli storici della filosofia antica: Giuseppe Cambiano, che dal 2003 per quasi un decennio ha insegnato tale disciplina alla Scuola Normale Superiore di Pisa che ora lo ricorda «con profonda stima e commozione» come «studioso di straordinaria statura». Il suo ultimo saggio, “Aristotele e la tecnica”, è stato pubblicato pochi mesi fa da Il Mulino.
I suoi lavori – viene fatto rilevare – hanno offerto «contributi fondamentali alla comprensione del pensiero di Platone, Aristotele, Tucidide, Senofonte e Plutarco, e all’analisi delle categorie del pensiero politico nella cultura europea moderna e contemporanea».
Lascia la moglie, Luciana Repici, anch’essa storica della filosofia: a lei, alla famiglia, agli amici, ai colleghi ed ex studenti del professor Cambiano «l’intera comunità della Scuola Normale – viene ribadito – si stringe con affetto». I funerali sono previsti venerdì 17 alle 11,30 nella Chiesa Risurrezione del Signore a Torino.
Fin dagli esordi – così lo ricordano dalla Scuola Normale – aveva unito «rigore filologico e ampiezza di visione, distinguendosi per una chiarezza espositiva che rendeva accessibili temi complessi anche a un pubblico non specialistico». Delle sue lezioni, dei suoi libri e delle sue conferenze viene elogiato il grande «esempio di equilibrio tra profondità di pensiero e capacità di comunicazione».
Era nato a Torino nel ’41 e si era laureato nella sua città sotto la guida di Nicola Abbagnano e Pietro Chiodi: con questi due studiosi condivise «fin dagli inizi un fecondo sodalizio intellettuale». È dopo una lunga carriera all’Università di Torino che è stato chiamato in cattedra alla Scuola Normale Superiore come professore ordinario di Storia della filosofia antica. È stato accademico dei Lincei e socio dell’Accademia delle Scienze di Torino: tra le cariche ricoperte da Cambiano – viene precisato – si ricordano membro del Comitato scientifico della “International Plato Society”, direttore della rivista internazionale “Antiquorum Philosophia”, consigliere dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento.
Tra i suoi lavori si ricordano “Platone e le tecniche” (Laterza, 1971); “La filosofia in Grecia e a Roma” (Laterza, 1983); “Il ritorno degli antichi” (Laterza, 1988); “Polis, un modello per la cultura europea” (Laterza, 2000); “Perché leggere i classici. Interpretazione e scrittura” (Il Mulino 2010); “Come nave in tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele” (Laterza 2016).