Vince il “Certamen” in lingua latina parlando di social e fake news
Ex allievo della Normale (ora a Stanford) vince per la seconda volta in 3 anni

Lorenzo Salerno, Scuola Normale ex alunno
PISA. Il Certamen Latinum l’aveva già vinto tre anni fa, adesso il bis: lui, specialista di quel che sta all’intersezione tra la filosofia antica, la matematica e la grammatica del greco antico, stavolta si è dovuto misurare con due versi dell’Eneide di Virgilio sulla fama («di cui nessun altro male è più veloce», dunque intesa in senso negativo) ma da inzuppare nella nostra contemporaneità ai tempi dei social. Lorenzo Salerno, ex allievo dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore, ora dottorando alla Stanford University, se l’è aggiudicata così la settima edizione del “Nova Humanitas”, una sfida di componimenti originali in prosa e in poesia latina che, indetta dall’Università La Sapienza di Roma, era aperta agli studenti di licei e Università italiane e straniere.
Oggi, venerdì 17, in queste ore si tiene la cerimonia di premiazione nella sede della facoltà di lettere e filosofia della Sapienza di Roma, con una “lectio magistralis” del prof. Giovan Battista D’Alessio.
Dal quartier generale dell’istituto universitario pisano d’eccellenza si fa rilevare che «con questa vittoria, sono cinque edizioni su sette che un allievo della Scuola Normale vince il Certamen Latinum: dopo Francesco Grotto nel 2018, Nicolò Campodonico, trionfatore nel 2017 e 2019, e lo stesso Salerno nel 2022».
Salerno ha prevalso grazie a “Fabellae aliquot de Famae viribus” parlando anche delle bufale che corrono nel web. Si tratta – viene spiegato – di una serie di componimenti in metri diversi che vedono «alcuni personaggi famosi (Saffo, Orazio e Andrea Sarti, il personaggio della “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht) e un coro prendere la parola e raccontare episodi della loro vita in cui le dicerie o le fake news hanno avuto un ruolo centrale».
Ogni personaggio del componimento racconta, «nel metro più appropriato», un episodio rilevante fino alla morale pronunciata dal coro finale: il problema delle dicerie e delle fake news – questa l’argomentazione messa in risalto – è «antico quanto l’umanità» e, «benché gli strumenti contemporanei possano certo esacerbarlo, esso non verrà sradicato finché non sarà l’uomo stesso a cambiare profondamente».
Secondo quanto segnalato dalla Stanford University, nel periodo dal 2019 al 2024 in cui ha frequentato l’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, ha approfondito i temi in due intescambi: all’ateneo tedesco della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco (2022) e all’École Normale Supérieure di Parigi (2024). Oltre a quanto si diceva sul focus degli studi dedicato all’incrocio tra la filosofia antica e la matematica antica, ha allargato i propri interessi in alcuni altri settori del sapere classici, come «la letteratura latina e greca, la linguistica storica e la grammatica greca antica».