Proger fa un altro salto in avanti e riesce a ottenere il rating “AA”
«La sostenibilità d’impresa è ormai nel nostro dna aziendale»
ROMA. L’identikit di Proger spa dice che il valore della produzione supera gli 180 milioni di euro: quanto basta perché si presenti come la prima tra le società indipendenti di ingegneria e management in Italia (e che annunci di aver conquistato la ribalta internazionale nella graduatoria delle prime 100 società internazionali di ingegneria). Se torniamo a parlarne è perché la società segnala di aver «migliorato la propria performance di sostenibilità, ottenendo il Rating Esg-e di Cerved Rating Agency in classe “AA” e di essersi posizionata «al di sopra della mediana del proprio cluster di riferimento», come viene sottolineato presentando la novità.
Si tratta di un significativo passaggio rispetto alla classe A ottenuta in precedenza che colloca Proger tra le realtà con «capacità di gestione molto alta» (con un punteggio complessivo di 75,8 su 100) relativamente ai rischi Esg, cioè riguardanti eventuali impatti negativi a causa di aspetti ambientali, sociali o gestionali.
Alle spalle la società ha numeri che parlano di «190,6 milioni di euro di produzione» con un «Ebitda del 18,8% nel 2024». Il salto di classe è stato determinato da progressi concreti «su tutti i fronti della sostenibilità», si sottolinea da parte dell’azienda.
Ad esempio, sul piano ambientale. La società ha strutturato un sistema di gestione in linea con i requisiti della Iso 14001. Per dirne una: Proger utilizza «esclusivamente energia da fonti rinnovabili nelle sedi italiane e promuove una mobilità aziendale a basso impatto», viene fatto rilevare. A ciò si aggiunga che la società ha: 1) ampliato «lo studio e il monitoraggio delle emissioni indirette di “Scope 3″»; 2) rendicontato «gli indicatori ambientali delle proprie sedi estere»; 3) implementato «un processo di qualifica dei fornitori basato anche su criteri Esg». La vocazione “verde” di Proger – si afferma – si esprime nel cuore stesso del suo modello di business, «sempre più incentrato sulla progettazione sostenibile» («dall’efficientamento energetico agli impianti rinnovabili, fino ai sistemi di accumulo»).
Ad esempio, in ambito sociale. La crescita della forza lavoro si accompagna a strategie sotto il segno dell’inclusione e delle pari opportunità: «sempre più significativa» – si osserva – la presenza di donne e giovani all’interno dell’organizzazione. La valorizzazione del capitale umano la ritroviamo nelle certificazioni Sa 8000 e Uni/Pdr 125 che indicano «standard avanzati in materia di equità e responsabilità sociale». Viene richiamata l’attenzione sul fatto che il rating dell’azienda cresce anche in virtù del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (Iso 45001), della protezione delle informazioni e del programma di formazione e welfare aziendale, periodicamente aggiornato.
Ad esempio, riguardo alla governance. Va detto che Proger è guidata da un consiglio di amministrazione che «include membri indipendenti e figure femminili». Da non dimenticare i valori di trasparenza, etica e legalità consolidato nel Codice Etico, nel Modello Organizzativo 231, nella certificazione Iso 37001 per i sistemi di gestione anticorruzione (con il massimo livello del rating di legalità a tre stelle).
Ad esempio, sotto il profilo economico. Proger, realtà definita in «crescita costante», viene riconosciuta da Cerved Rating Agency come una società «capace di generare e distribuire valore in modo equilibrato ai portatori di interessi».
Queste le parole di Claudia Raiola, manager settore Esg di Proger: «Questo riconoscimento premia il consolidamento dell’impegno della società nell’integrare i principi Esg nelle strategie e nei processi aziendali, attraverso un percorso di crescita sostenibile concreto, fondato su innovazione, etica, valorizzazione del capitale umano, riduzione degli impatti ambientali, trasparenza e visione di lungo periodo».
Ecco la dichiarazione di Marco Lombardi, amministratore delegato di Proger: «Il raggiungimento della classe “AA” conferma che la sostenibilità è ormai parte integrante del nostro Dna aziendale e ci motiva a proseguire con ancora maggiore determinazione verso gli obiettivi del nuovo piano di sostenibilità triennale».











