L’Università di Pia sceglie la pace e lo dice con un olivo di duecent’anni piantato in giardino

Da sinistra: Francesco Leccese, Riccardo Zucchi, Cristina Nali, Angelo Canale, Gianluca Brunori, Andrea Massaini
PISA. L’olivo è simbolo di pace fin dai tempi del racconto biblico della colomba che porta a Noè un ramoscello d’olivo per annunciare la fine del diluvio. Questa simbologia si è rinnovata a Pisa quando un olivo di duecento anni è stato messo a dimora nel giardino del Complesso delle Benedettine dell’Università di Pisa come simbolo di pace e di dialogo.
L’olivo è stato donato da Vannucci Piante. Alla cerimonia di collocazione in loco hanno partecipato il rettore Riccardo Zucchi, il prorettore Francesco Leccese (con delega per l’edilizia e il patrimonio immobiliare), la direttrice del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali Cristina Nali, il direttore del Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace (Cisp) Gianluca Brunori, il direttore del Centro di Ricerche agro-ambientale “E. Avanzi” Angelo Canale insieme a Andrea Massaini, marketing manager di Vannucci Piante.
Queste le parole del rettore Zucchi: «L’Università di Pisa si è impegnata in modo particolare per la pace, che non intendiamo solo in negativo come assenza di guerra, ma come un valore positivo fondato sul rispetto della persona umana e della vita umana. È un impegno che abbiamo inserito nel nostro Statuto e che portiamo avanti con convinzione». Poi ha aggiunto, ricordando l’immagine biblica della fine del diluvio: «Al di là dell’aspetto religioso, quell’immagine sottolinea un concetto culturale ancora attuale: la pace nasce da un orientamento positivo, dal mettere al primo posto la dignità dell’uomo. È in questo spirito che guardiamo al significato di questo albero, come testimonianza concreta del valore che attribuiamo alla pace».











