La piccola grande svolta dei pedaggi autostradali, parola di Authority dei trasporti
Zaccheo: cambio di paradigma in nome di sostenibilità degli investimenti e minori costi per gli utenti

Nicola Zaccheo, numero uno dell’Authority di regolazione dei trasporti
ROMA. L’Authority di regolazione dei trasporti (Art) apre una nuova impostazione per i pedaggi autostradali: alla base c’è il principio del “pay per use”, che secondo quanto ribadisce l’istituzione regolatrice in questo contesto si traduce nel fatto che in tariffa vengono riconosciuti «i soli investimenti effettivamente realizzati».
«È un cambio di paradigma fondamentale – dice il presidente dell’Art, Nicola Zaccheo – che tiene conto di un contesto radicalmente mutato. Si è reso, infatti, necessario intervenire in tutti gli ambiti del trasporto, e con questo atto completiamo il lavoro sul settore autostradale».
L’Autorità di settore inquadra il proprio intervento all’interno di «una fase di profondi cambiamenti rispetto al passato, che risente degli effetti della crisi pandemica ed energetica»: fra «maggiore volatilità dei tassi di interesse», una «significativa dinamica» dell’andamento dell’inflazione e il «rafforzamento delle normative in materia di sicurezza e manutenzione delle infrastrutture». Obiettivo: garantire – dice Zaccheo – un «corretto bilanciamento tra la sostenibilità economico-finanziaria delle concessioni, l’effettiva realizzazione degli investimenti e la necessità di contenere i costi per l’utenza, promuovendo una gestione più improntata a criteri di efficienza, responsabilità e trasparenza».
L’Art indica i principali tasselli del mosaico per cercare di riuscire a trovare questo equilibrio fra istanze differenti e talvolta contrapposte:
- remunerazione del capitale: con la nuova metodologia – si afferma – il tasso di remunerazione del capitale investito (Wacc) viene «allineato a valori di mercato, anche attraverso un meccanismo di aggiornamento periodico».
- poste figurative: c’è una nuova disciplina e le voci relative alla remunerazione del capitale investito («posposte per non gravare eccessivamente a breve termine sulla tariffa») vengono «legate a loro volta agli investimenti realizzati, sempre valorizzati a valori di mercato»
- equilibrio economico-finanziario delle concessioni: in pista «nuovi criteri» per misurarlo e dunque raggiungerlo, vengono cioè inseriti «meccanismi di compensazione in caso di disequilibri».
- ambito di applicazione: per le nuove concessioni si parte immediatamente («a partire da gennaio»), qielle già esistenti hanno bisogno di una fase transitoria «in modo da evitare effetti retroattivi e garantire coordinamento con la pianificazione economico-finanziaria vigente». Detto questo, l’Art si premura di puntualizzare che «entreranno in vigore da subito per tutte le concessioni» alcuni aspetti relativi alla remunerazione del capitale investito e le poste figurative.
- Kpi (indicatori di performance): vengono introdotti «specifici indicatori» per ottenere «un monitoraggio più efficace e oggettivo della performance», così da stimolare efficienza e qualità del servizio ma anche contenimento dei costi.

Casello autostradale per il pagamento del pedaggio
In una nota ufficiale in cui annuncia il provvedimento l’Authority guidata da Nicola Zaccheo tiene a ribadire che vuol centrare «diversi importanti obiettivi nell’ambito della trasparenza e verificabilità delle variabili economiche alla base delle tariffe» e badando a «un accesso equo e non discriminatorio all’infrastruttura autostradale». Il “come” lo spiega così:
- un modello unificato di stima e di pianificazione di tutte le partite economiche afferenti al piano economico finanziario;
- uniformità dei criteri di contabilità regolatoria, in nome di una «maggiore omogeneità di valutazione delle diverse concessioni»
- introduzione valori guida riferiti alle migliori pratiche dei mercati di riferimento nazionali e internazionali
- ottimizzazione dei criteri di previsioni di traffico, dei meccanismi di gestione del rischio e di tutte le partite economiche afferenti al piano economico finanziario, «sempre a tutela degli utenti».











