Darsena Europa, pronta in anticipo la prima parte del consolidamento
Riguarda gli 80mila metri quadri iniziali (sui 32 ettari complessivi)

Il soprallugo dello scorso ottobre alla vasca di colmata nel porto di Livorno: si notano il prefetto Dionisi, l’allora commissario Gariglio e il ministro Salvini, oltre a Luciano Guerrieri e Enrico Pribaz
LIVORNO. L’annuncio arriva dal prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, all’indomani del Natale, e si capisce perché non vuol aspettare neanche la fine della festività del Santo Stefano: ha da rendere noto che «con una settimana di anticipo sul programma stabilito» è stata ultimata il caricamento di materiali inerti sulla parte più a sud della vasca di contenimento dove verrà realizzata la Darsena Europa.
Detto così, sembra un passaggio un po’ tecnicistico un po’ burocratico: in realtà, stiamo parlando del consolidamento dei primi 80mila metri quadrati della prima vasca di colmata che abbraccia una superficie complessiva di 32 ettari ed è la base “fisica” del futuro terminal contenitori. Anzi, a dire il vero, qualcosa di più di un semplice terminal contenitori, come fosse solo uno in aggiunta ai tanti già operativi nel nostro Paese e più complessivamente nel Mediterraneo: è la prima espansione del porto labronico lato mare. Cioè: non solo elimina la strozzatura fisico-geografica tale da impedire l’accesso alle navi portacontainer che non siano medio-piccole, ma anche offre risposta alla cronica fame di spazi, a cominciare dalle banchine per le “autostrade del mare”.
La cosiddetta “precarica” altro non è se non la copertura del suolo con quattro-cinque metri di detriti che, premendo verso il basso, fanno uscire l’acqua da una fitta rete di buchi scavati in profondità per favorire il drenaggio. È da tener presente, in effetti, che le vasche sono state nel corso degli anni i contenitori in cui sversare i fanghi dragati dai fondali del porto. Tutta questa melma si è nel tempo consolidata, tant’è vero che la superficie è percorsa da una viabilità sulla quale si muovono camion, e tuttavia bisogna ricordare che un terminal contenitori deve essere in grado di sopportare carichi molto elevati, visto che la zona sarà innervata anche da un fascio di binari ferroviari. Risulta che il consolidamento complessivo dell’intera superficie sia stato messo in preventivo per la metà del 2027.

Il terreno della (futura) Darsena Europa fittamente punteggiato di dreni per drenare l”acqua dal sottosuolo e consolidare i piazzali
Dionisi, del quale già da inizio autunno il ministro Matteo Salvini in visita a Livorno aveva annunciato la nomina come commissario straordinario per la maxi-Darsena, parla di «grande soddisfazione» nell’annuncio del completamento di «un passaggio tecnico fondamentale, che consente al terreno – viene messo in risalto – di assestarsi in modo controllato e di creare le condizioni necessarie per la realizzazione delle opere definitive».
Dionisi insiste su un aspetto che è merce rara nei grandi lavori pubblici: «il rispetto dei tempi e, in questo caso, l’anticipo non sono elementi secondari». Lo ripete per sottolineare che «la credibilità di un grande progetto infrastrutturale, soprattutto agli occhi degli investitori, si costruisce con i fatti, con risultati verificabili e con il mantenimento degli impegni assunti». Per questo motivo non lesina il plauso («un ringraziamento sentito») a chi lavora a questa grande opera pubblica: «al personale e ai dirigenti dell’Autorità di Sistema Portuale e alle aziende che operano nel cantiere, per il lavoro svolto con competenza, professionalità e senso di responsabilità».
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, fa eco alla soddisfazione del prefetto Giancarlo Dionisi quella del presidente dell’Authority del Nord Tirreno, Davide Gariglio, anch’egli proteso a ringraziare imprese e tecnici al lavoro sull’opera. «È un lavoro ben fatto – dice – e terminato con anticipo sui tempi grazie alla professionalità e all’impegno di tutti. Sono convinto che i lavori procederanno nel pieno rispetto della tabella di marcia».











