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Un’imposta sui giornali digitali?

ROMA – Un’imposta sui giornali digitali? Tale previsione – dice l’associazione della stampa sul web – colpisce inevitabilmente e in misura ancor più marcata tutto il mercato del giornalismo digitale locale e iper-locale, principalmente basato su modelli di business incentrati su ricavi da pubblicità online.

«Inserire questa imposta alle piccole aziende editoriali che operano anche in contesti territoriali svantaggiati – dichiara Marco Giovannelli, presidente di ANSO – indebolisce il sistema dell’informazione andando a colpire per primi i soggetti più deboli sul mercato. Per questo chiediamo un cambiamento della norma».

«La decisione del Mef» di istituire una web tax «ha un suo fondamento dal punto di vista finanziario ma io personalmente avrei fatto qualche ragionamento in più e credo che il ministro Giorgetti stia valutando una sorta di progressione di tassazione». Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega a innovazione tecnologica e transizione digitale, intervenendo all’Open Innovation Summit 2024, organizzato da Il Sole 24Ore e Zest. 

«Ciò che non è accettabile è l’attacco a Meloni rispetto a quello che diceva sei anni fa. Da sei anni fa ad oggi è successo di tutto: non c’era l’Ai, non c’era il numero delle startup che ci sono oggi. Ecco perché noi vogliamo la legge sull’innovazione annuale. È una cosa importante».

Pubblicato il
30 Ottobre 2024
Ultima modifica
31 Ottobre 2024 - ora: 14:16

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