Logistica alle navi da crociera va avanti il ricorso dei Fanfani
Nel progetto anche l’arredo per l’Alto Fondale che consentirebbe una migliore accoglienza ai turisti – Il problema della disponibilità degli accosti ma anche del monopolio dei servizi

Guido Fanfani
LIVORNO – Un contratto a livello europeo, per la fornitura di logistica completa alle più importanti compagnie di crociere partendo da una base livornese. Guido Fanfani, figlio d’arte e responsabile dell’agenzia William Shepherd che gestisce il maggior numero di unità da crociera in scalo a Livorno, conferma che il suo gruppo sta quotando un’offerta di grande respiro in questo senso e che l’interesse delle compagnie è alto.” Il contratto che proponiamo – dice Fanfani – vale per fornire logistica in tutta Europa partendo da Livorno e avrebbe una durata di tre anni”. Il tutto in collaborazione con la Cilp, che a sua volta è alla disperata ricerca di nuovi sbocchi operativi.
“Ma il problema fondamentale, quello che le compagnie interessate alla nostra offerta pretendono – continua Fanfani – è la certezza degli accosti all’Alto Fondale livornese, come da programma che viene stilato ogni anno prima della successiva stagione e che deve poi essere rispettato rigidamente. In mancanza di questa garanzia, non solo la nostra offerta non può essere considerata, ma molte compagnie hanno già fatto capire che potrebbero considerare la scelta di porti alternativi”.
[hidepost]Così come l’Authority livornese ha impostato l’uso dell’Alto Fondale, in esclusiva alla “Porto 2000” ma sempre con il condizionamento dovuto a una concessione che Cilp rivendica – avendola da tempo – fino al 2024 la garanzia di poter avere un accosto al giorno durante la stagione delle crociere non c’è.
Così, come già abbiamo anticipato nel numero scorso, la William Shepherd da una parte e la Cilp dall’altra, hanno rotto gli indugi e a fronte di decisioni dell’Autorità portuale che sembrano favorire solo la “Porto 2000” (e peraltro non sono state in grado anche ultimamente di garantire l’accosto di almeno due grandi navi) hanno presentato la prima ricorso all’Autorità garante della concorrenza, la seconda al Tar. Tra la fine della settimana passata e l’inizio di questa, Cilp e Port Authority hanno avuto almeno due abboccamenti: e così Guido Fanfani con Marco Dalli per conto di Cilp. In questi incontri la Shepherd ha anche anticipato di aver fatto uno studio architettonico di arredamento per le crociere sugli accosti 46 e 47, che darebbe un altro impatto d’accoglienza ai turisti pur senza stravolgere per i mesi invernali l’uso commerciale della banchina e delle aree, né compromettere – dice ancora Fanfani – “l’auspicabile ripresa dei traffici ad alto contenuto di manodopera quando la crisi sarà finalmente passata”.
Siamo dunque all’Autorità della concorrenza – che ha già risposto alla Shepherd mettendo a ruolo il ricorso – ed al Tar. Sulla concorrenza, l’oggetto del ricorso sono “gli effetti distorsivi alla libera concorrenza determinati dalla concessione unica alla Porto 2000 di tutti i servizi alle navi da crociera”, compresa la logistica che invece non farebbe parte dei compiti statutari della stessa Porto 2000. Il ricorso al Tar della Cilp invece vuol difendere la propria concessione sull’alto fondale, che viene vanificata dalla scelta della Port Authority di considerare prioritarie le esigenze della Porto 2000. E lo scontro va avanti.
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