Come riciclare gli inerti salvando l’ambiente
Gruppo Seipa: le grandi opere nell'era della sostenibilità
ROMA. Alle spalle l’esperienza imprenditoriale avviata più di mezzo secolo fa con l’estrazione di materiali inerti naturali come pozzolana e tufo, adesso il gruppo Seipa ha saputo affermarsi come una delle realtà più rilevanti nel panorama nazionale per la fornitura di materiali e servizi per le attività di costruzione e demolizione (C&D) evolvendosi in chiave sostenibile e diventando un punto di riferimento nell’economia circolare applicata al comparto edilizio e infrastrutturale. Al tirar delle somme, Seipa è oggi attivo in grandi cantieri infrastrutturali del Centro Italia e ha lavorato, ad esempio, «nella bonifica post-sisma nel Lazio e nelle Marche, dove ha gestito oltre 45mila tonnellate di macerie», come si sottolinea da parte dell’azienda.
Presentando la propria esperienza, il gruppo romano tiene a ricordare che «negli ultimi due decenni, il management ha investito con determinazione in tecnologie avanzate per il riciclo dei rifiuti inerti provenienti dalle demolizioni civili e industriali». Con un obiettivo esplicito: reintegrare nel ciclo produttivo materiali di qualità, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando le risorse del territorio.
Con «oltre 23 certificazioni attive» – viene fatto rilevare – il gruppo Seipa tiene a distinguersi per «il rigore nei controlli di qualità, sicurezza e sostenibilità lungo tutta la filiera».
L’offerta integrata – è la sottolineatura di parte aziendale – include oggi aggregati naturali e riciclati certificati (compresi calcestruzzi e asfalti); servizi ambientali (trasporto rifiuti, demolizioni, bonifiche, ripristini); impianti tecnologicamente avanzati per il trattamento e il riciclo; e materiali innovativi come il BeCaVit, inerte riciclato e permeabile per il riempimento di cavità sotterranee, conforme alle normative del Comune di Roma.
Al di là di quanto detto sulle aree terremotate, le principali referenze includono interventi strategici in grandi cantieri del Centro Italia, tra cui la rotonda in località Marco Simone (Roma) e la bonifica dell’area industriale a Santa Palomba. Con quattro linee produttive di aggregati conformi alla normativa Unie al Regolamento Europeo 305/2011 (Cpr), per ogni prodotto il gruppo Seipa redige una “dichiarazione di prestazione” (Dop) che attesta la rispondenza ai più elevati standard di sicurezza e qualità richiesti nel settore delle costruzioni.