Spiaggiata una balenottera da 40 tonnellate davanti alla Terrazza Mascagni
Le complicate operazioni per trainare la carcassa (semi-decomposta). Il "grazie" del sindaco

Carcassa di una balenottera spiaggiata lungo la Terrazza Mascagni di Livorno
LIVORNO. Si è spiaggiata alle prime ore del mattina a Livorno, a pochi metri dalla Terrazza Mascagni, una balenottera lunga oltre 16 metri del peso di 40 tonnellate. È reso complicato il lavoro di rimozione perché in realtà si tratta di una carcassa in avanzato stato di decomposizione. Con il coordinamento degli uffici del Comune di Livorno – viene segnalato da Palazzo Civico – sono al lavoro i tecnici della ditta Neri che hanno iniziato a provvedere «una operazione in via d’urgenza per portare a mare la carcassa».
Secondo quanto reso noto, l’Autorità di Sistema Portuale e la Capitaneria di Porto indicheranno la banchina dove dovrà essere portato l’animale e a quel punto interverrà la ditta Bettarini con un sollevatore. Nel frattempo è stato allertato uno specialista per sezionare e smaltire la carcassa secondo le procedure di legge.
Non è certo la prima volta che accade qualcosa del genere: come segnalato dal Tg3 Toscana, lo scorso anno si sono avuti 23 spiaggiamenti del genere, quasi il doppio rispetto a una media annuale che è di poco superiore alla dozzina.

Lo scheletro della balenottera al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
Fra pochi mesi sarà il 25° anniversario della realizzazione a Livorno di una struttura museale che ospita al museo provinciale di storia naturale del Mediterraneo il gigantesco scheletro della balenottera “Annie”, spiaggiata nel ’90 sulle coste livornesi. Ne è nata una “sala del mare” parzialmente interrata con il profilo esterno che ricorda la sagima di un cetaceo che emerge dal mare.
AGGIORNAMENTO N. 1 (POMERIGGIO 17 SETTEMBRE)
Il Comune di Livorno rende noto che nel pomeriggio, con l’ausilio della Protezione Civile Provinciale sono proseguite le operazioni in via d’urgenza della ditta Neri insieme al nucleo di sommozzatori dei Vigili del Fuoco, coordinate dal Comune di Livorno, per portare a mare la carcassa della balenottera spiaggiata alla Terrazza Mascagni.
È stato deciso che la banchina 12 del porto di Livorno poss essere il luogo più adatto dove trasferire temporaneamente la carcassa ed è cominciato il tentativo di traino: alla banchina 12 è attesa dagli addetti della ditta Bettarini per il sollevamento e da quelli della ditta Petracchi, soggetto specializzato per sezionare e smaltire la carcassa secondo le procedure di legge. Gli operatori stanno valutando se il tentativo di traino è effettivamente valido. Sul posto si trova anche la Capitaneria di Porto. Nel frattempo la Protezione Civile del Comune con il volontariato sta predisponendo delle torri faro per illuminare la banchina poiché presumibilmente le operazioni si svolgeranno fin dopo il tramonto.

L’inizio delle operazioni di traino della carcssa dell’animale per trasferirlo dal tratto di mare antistante la Terrazza Mascagni fino all’interno del porto di Livorno
AGGIORNAMENTO N. 2 (18 SETTEMBRE)
Una volta concluse le operazioni di recupero, spostamento e smaltimento della balena spiaggiata, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha preso carta e penna, anzi mouse e mail per ringraziare «tutti coloro che hanno partecipato al recupero ed allo smaltimento della balena spiaggiata ieri mattina alla Terrazza Mascagni». Aggiungendo poi: «Il tempestivo intervento degli uffici comunali di manutenzione e cura della Città, e demanio, guidati rispettivamente da Silvia Borgo e Lorenzo Lazzerini, ha permesso di mettere in moto una macchina efficientissima che in una giornata ha potuto rimuovere la carcassa del cetaceo. Un ringraziamento speciale va alla ditta Neri, nella persona di Piero Neri, che ha altruisticamente messo a disposizione il rimorchiatore, i sommozzatori e i tecnici dell’azienda».
Salvetti esprime «la mia riconoscenza all’ammiraglio Giovanni Canu, comandante della Capitaneria di Porto di Livorno, alla Polizia Locale, alla Polizia Provinciale e alla Protezione Civile Provinciale, ai Vigili del Fuoco, all’Arpat, al Museo di Storia Naturale e alle ditte livornesi Bettarini e Petracchi. Di grande sostegno, come ormai di consuetudine nella nostra città, è stato l’intervento delle associazioni di volontariato della Protezione Civile: Svs, Misericordia Livorno, Misericordia Montenero, Croce Rossa Italiana».











