Autotrasporto, sì al patto con il Marocco per rimediare alla carenza di autisti
Fra le priorità di Fai l’attenzione all’accessibilità dei varchi alpini

Paolo Uggè, presidente Fai-Conftrasporto
PARMA. Contrastare la carenza di autisti creando un «canale di ingresso sicuro e qualificato di conducenti dal Marocco»: è quanto prevede il progetto Iru-Fai “Skilled Driver Mobility for Eu”, una iniziativa italo-marocchina che è stata ratificata nel corso della prima seduta del consiglio nazionale della nuova consiliatura di Fai guidata da una figura storica dell’autotrasporto come Paolo Uggè. La riunione si è tenuta nel corso di un evento alla Fiera di Parma organizzato da Fai Emilia per festeggiare il proprio decennale.
È tornato al centro dell’attenzione anche un cavallo di battaglia come l’accessibilità dei valichi alpini: fa parte delle priorità del programma dei lavori da qui al 2028 che è stato approvato all’unanimità. Le altre priorità sulle quali insistere sono: la revisione realistica delle politiche ambientali dell’Unione Europea e il rafforzamento della rappresentanza territoriale.
«Stiamo entrando in una fase in cui l’autotrasporto italiano deve tornare ad avere voce nei luoghi dove si decide il futuro del settore», queste le parole di Uggè: «La permeabilità dell’arco alpino resta un tema vitale: servono azioni concrete per garantire la continuità dei flussi e la tutela del mercato unico. Allo stesso tempo, le politiche ambientali europee vanno corrette in chiave realistica: bene la transizione ecologica, ma non a scapito della competitività delle imprese». Per Uggè è indispensabile che la Fai si organizzi a livello territoriale in modo «sempre più forte e protagonista, in grado di rappresentare al meglio le esigenze dei nostri imprenditori sui territori».
È stata anche presentata la squadra dei vicepresidenti con deleghe operative: Gianni Satini (relazioni industriali), Sergio Piardi (arco alpino), Natalino Mori (transizione ecologica), Giampietro Sani (rapporti con le imprese), Enzo Pompilio (intermodalità). A Leonardo Lanzi affidato il coordinamento del progetto Sdm4Eu. Ha fatto ingresso nel consiglio Corrado Caviglia, consulente contrattuale e figura storica della federazione. La sua nomina – dice la segreteria generale – «rappresenta il giusto riconoscimento per un professionista che da anni contribuisce con competenza e passione alla crescita della federazione».