Il cargo che va (anche) a vela risparmia l’80% del carburante
Fa tappa a Livorno: progetto-novità fra Corsica Ferries e Neoline

“Neoliner Origin” è un cargo che in larga misura si muiove grazie a 3mila metri quadri di vele rigide
LIVORNO. Raggiungerà domani, sabato 4 ottobre, il porto di Livorno (e l’indomani quello còrso di Bastia), tappa commerciale del suo viaggio tra il cantiere turco Rmk Marine e il porto di Saint-Nazaire, che è la destinazione finale. Proprio dal porto francese partirà il 16 ottobre per la prima traversata commerciale verso gli Stati Uniti. È una nave da carico che lunedì scorso ha lasciato la Turchia; è lunga 136 metri ed è un ro-ro che si chiama “Neoliner Origin”.
Decine di navi partono da banchine turche ogni giorno e decine arrivano da ogni dove nel porto di Livorno: cosa c’è di tanto particolare? Il fatto che si tratta di un “due alberi” e già questo dovrebbe dirci qualcosa: nel senso che è «alimentata principalmente dal vento», come spiegano dal quartier generale di Corsica Sardinia Ferries, che in questo progetto è partner di Neoline Armateur, compagnia transalpina di Nantes nata all’inizio del decennio scorso come patto fra ufficiali di marina mercantile con l’idea di scommettere sul vento come propulsione del trasporto marittimo.
Non è semplicemente un capriccio o una curiosità: come viene spiegato, la spinta del vento e le vele opportunamente dispiegate consentiranno di «risparmiare fino all’80% di carburante rispetto ad una nave tradizionale delle stesse dimensioni». Dalla compagnia dei “traghetti gialli” la metto giù con uno slogan pronta presa: «È salpata una nuova era del trasporto marittimo sostenibile».

Pierre Mattei, presidente della compagnia di navigazione Corsica Sardinia Ferries
La nave può contare su 3mila metri quadri di vele rigide a controllo automatico: navigherà a una velocità commerciale di 11 nodi, lo farà «combinando risparmio energetico e ottimizzazione dei tempi di trasporto», come viene specificando l’identikit di questa nave-novità che ha una capacità di carico di «1.200 metri lineari, 400 auto o 265 container, che rappresentano fino a 5.300 tonnellate di merci». A quanto è dato sapere, Livorno è una tappa intermedia prima di raggiungere il citato porto francese della Loira, da dove è previsto un collegamento fra le due sponde dell’Atlantico sulla rotta che, al di là dell’oceano, raggiunge Baltimora (con scalo intermedio a Saint-Pierre e Miquelon, isola canadese davanti al Quebec).
Pierre Mattei, presidente di Corsica Sardinia Ferries, parlando di quest’alleanza con Neoline Armateur, mette l’accento sul significato di questo progetto: «Dopo aver limitato il più possibile la nostra impronta di carbonio in una fase iniziale, ora dobbiamo rivolgerci alle alternative ai combustibili fossili. Oggi si aprono nuove possibilità con carburanti di nuova generazione e la propulsione velica. Come società armatoriale responsabile, abbiamo il dovere di sostenere la transizione energetica appoggiando queste soluzioni lungimiranti, che sono veri e propri laboratori per la propulsione del trasporto marittimo del futuro».