Caro treno quotidiano, vite di pendolari in un docufilm
Il gruppo Fs presenta “Andata e ritorno” alla Festa del Cinema di Roma

Alberto Cavallari, uno dei- protagonisti del documentario Fs
ROMA. Nel cast di questo film non andate a cercare Nicolas Cage o Kate Winslet, Morgan Freeman o Leonardo DiCaprio, Denzel Washington o Angelina Jolie. Semmai il treno è il crocevia di esistenze come quella di c’è Gaia Karola Carafa, sciabolatrice pugliese dell’Arma dei Carabinieri, che sogna le Olimpiadi o dell’architetto lombardo Alberto Cavallari che ritrae i compagni di scompartimento. C’è Anna Maria Natale, prof precaria che fa avanti e indietro fra casa nella zona di Caserta e la cattedra a Roma, e c’è Alex Cesca, ragazzo marchigiano con sindrome di Down, anche lui al lavoro in treno per scoprire l’autonomia. C’è Yakuba Camara, promessa del calcio che fa il pendolare per andare ad allenarsi, e c’è il giovane compositore piemontese, Raffaello Basiglio, che sul vagone del Frecciarossa scova il refrain per colonne sonore.

Alex Cesca

Raffaello Basiglio
Questi volti sono i protagonisti del documentario “Andata e ritorno”, presentato dal gruppo Fs alla Festa del Cinema di Roma: l’ha realizzato il Gruppo Creativo Multimedia per Ferrovie dello Stato Italiane. È stato scritto e diretto da Roberto Campagna ed Elena de Rosa come un racconto corale – con il contrappunto d’un montaggio alternato – che porta sullo schermo, come è stato detto illustrando il lavoro, «il viaggio di sei passeggeri alle prese con le gioie e le difficoltà quotidiane: storie di un’umanità pendolare dove il treno non rappresenta più solo un mezzo di trasporto, ma un’opportunità di incontro e scoperta, motore di realizzazione, rivincita e affermazione personale».
La capillarità del Gruppo Fs – viene fatto rilevare – diventa «lo scenario vivo e autentico di questi micro-universi quotidiani» in cui ciascuna delle storie ha «la sua voce, il suo paesaggio, il suo dialetto: istantanee emotive che raccontano, nella semplicità di gesti abituali, come il viaggio diventi parte integrante di esistenze in continua evoluzione e movimento». E sullo sfondo, «il lavoro silenzioso di chi si prende cura dei passeggeri e garantisce ogni giorno viaggi sicuri e accessibili».