Dalle grandi flotte una “carta” per proteggere le balene
Indica dove le navi devono ridurre la velocità e dove non passare
WASHINGTON (Usa). Si chiama “Whale Chart” ed è «uno strumento di pianificazione globale con cui si crea una mappa delle zone in cui velocità ridotte delle navi e cambi di rotta possono essere utili a proteggere le balene da collisioni ma anche a ridurre il rumore subacqueo», incluse anche aree di tutela stagionale. Porta la firma del World Shipping Council (Wsc), l’organizzazione di categoria che raggruppa gli operatori dell’industria marittima a livello planetario. È giunto alla terza edizione e rappresenta il primo strumento di questo tipo in grado di «rendere queste informazioni globali – viene fatto rilevare – disponibili in un’unica fonte, aiutando ad avere una programmazione globale più sicura dei viaggi».
La “Carta” è disponibile gratis sul sito web del World Shipping Council e viene aggiornata di volta in volta, non appena vengono adottate nuove misure. L’ultimo aggiornamento di questa “Carta delle Balene” firmata Wsc comprende i provvedimenti presi dalle autorità statunitensi lungo la costa occidentale, quella pacifica, e nei mari canadesi della Columbia Britannica meridionale.
«Tutelare le balene fa parte della protezione degli oceani dalla quale dipendiamo»: queste le parole di Joe Kramek, che del World Shipping Council è presidente e amministratore delegato: «Dà una mano agli equipaggi così che possano capire in maniera più facile dove diminuire la velocità o dove modificare la rotta, e questo può davvero fare la differenza».
Il World Shipping Council segnala che i propri esponenti stanno prendendo misure specifiche a protezione delle balene, a cominciare dal fatto che vengono predisposti meccanismi di “alert” riguardanti la velocità a bordo delle navi nelle aree in cui sono previste misure di protezione. A ciò si aggiungano tecnologie di “imaging” termico e specifiche di progettazione delle navi tali da limitare quanto più possibile il rumore subacqueo che disturba i cetacei.
Come mai tutta questa attenzione alle balene? Il Wsc spiega che «svolgono un ruolo indispensabile nella conservazione della salute degli ecosistemi oceanici: la riduzione delle collisioni con le navi e la limitazione del disturbo del rumore sono fra i modi più immediatamente utili attraverso i quali gli operatori del settore marittimo possono contribuire a salvaguardare questi animali. Da parte dell’organizzazione di categoria degli operatori marittimi di linea si annuncia l’intenzione di «collaborare con i membri, i governi, gli scienziati e le Ong per condividere dati, sensibilizzare e rafforzare le misure di protezione negli oceani di tutto il mondo».











