Nasce la Zls del Lazio, abbraccia una cinquantina di Comuni
Latrofa (Authority Civitavecchia): una svolta attesa da anni

Veduta-dall’alto del porto di Civitavecchia
CIVITAVECCHIA. È nata ufficialmente la “zona logistica semplificata” (Zls) del Lazio: la firma del decreto da parte del sottosegretario Alfredo Mantovano l’ha istituita, su pressing della Regione Lazio, abbracciando poco meno di una cinquantina di territori comunali: i principali sono Roma, Civitavecchia, Latina, Rieti, Viterbo, Fiumicino, Frosinone e Cassino.
«Rappresenta un passaggio storico e profondamente atteso per l’intero sistema portuale regionale», dice Raffaele Latrofa, presidente dell’Authority che raggruppa i cosiddetti “porti di Roma”, cioè Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. «Esprimo la massima soddisfazione – afferma – per un risultato che valorizza anni di lavoro e di confronto e che oggi, grazie alla firma del decreto da parte del sottosegretario Mantovano, diventa finalmente realtà».
La dichiarazione di Latrofa parte con un tributo di ringraziamenti alla Regione Lazio, e in particolare al presidente Francesco Rocca («ha creduto fin dall’inizio in questo percorso strategico») e alla vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Roberta Angelilli («il costante impegno tecnico e politico è stato determinante per portare a compimento l’iter»).
Per il numero uno dell’istituzione portuale la Zls è «uno strumento moderno, concreto e indispensabile per far compiere al Lazio un salto di qualità sul piano della competitività logistica e industriale». Aggiungendo poi: «è un’opportunità direttamente connessa al ruolo dell’Autorità di Sistema Portuale: la semplificazione delle procedure, i percorsi autorizzativi accelerati, il credito d’imposta e il nuovo quadro di incentivi renderanno i nostri scali (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) ancora più attrattivi per investitori, operatori logistici e imprese interessate a sviluppare nuove filiere produttive. I porti del Lazio potranno così competere ad armi pari con gli altri grandi sistemi portuali italiani ed europei».
Da questa novità – sostiene Latrofa – si potranno «generare effetti positivi immediati sull’arrivo di nuovi traffici, sull’apertura di attività connesse alla logistica avanzata, sull’intermodalità e sulle iniziative industriali legate al mare e all’energia». L’Autorità di Sistema è «pronta a fare la propria parte». Come? «Mettendo a disposizione aree, infrastrutture, competenze e una governance orientata allo sviluppo, affinché la Zls diventi un vero motore di crescita e occupazione per tutto il territorio regionale».
A giudizio di Latrofa si apre «una fase nuova: lavoreremo in piena sinergia con la Regione Lazio, gli enti locali e le categorie produttive per cogliere ogni opportunità che la “zona logistica semplificata” rende finalmente possibile».











