Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
SANITÀ

Medici Usmaf ridotti al lumicino. Filt Cgil: che guaio per i marittimi

«In tutto il territorio livornese solo due generici e zero specialisti»

La sede dell’Usmaf a Livorno

LIVORNO. È «altamente insufficiente» il numero dei medici del servizio statale dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf): in virtù delle carenze d’organico non ce la fa a soddisfare le necessità dei lavoratori marittimi. Conseguenza: sempre più spesso sono «costretti a rivolgersi o alla sanità pubblica classica (con tempi di attesa incompatibili con le loro necessità) o alla sanità privata (con evidenti conseguenze negative dal punto di vista economico)». Tutto ciò è inaccettabile: parola di Giuseppe Gucciardo, segretario generale del sindacato Filt Cgil Livorno.

Il dirigente sindacale parla dei medici della sanità marittima come di «un’emergenza nazionale che pesa tantissimo sul territorio livornese». Gucciardo fa parlare i numeri: in tutta la provincia di Livorno sono «soltanto due (uno a Livorno e un altro a Portoferraio)» i medici dell’Usmaf “generici”, cioè quelli ai quali si devono, ad esempio, rivolgere i marittimi per la richiesta di un certificato di malattia o per la cura di patologie generiche. È un numero del tutto inadeguato a soddisfare le necessità delle centinaia di lavoratori marittimi del territorio, dice l’esponente Filt Cgil.

Già va male fra i medici generici ma è nulla in  confronto a quel che accade per i medici Usmaf specialisti (cardiologi. Oculisti, ecc.): in tutto il territorio livornese non ce n’è nemmeeno uno. «Tutto ciò ha ripercussione anche sui tempi necessari per effettuare le visite specialistiche propedeutiche per chiedere il rinnovo della certificazione obbligatoria biennale per confermare l’idoneità al lavoro», afferma il leader sindacale. La conseguenza? Al lavoratore marittimo non resta che «rivolgersi o alle strutture generiche del servizio pubblico (con i purtroppo famosi tempi di attesa estremamente lunghi) oppure alle strutture private». Gucciardo si rivolge ai vertici dell’Usmaf: occorre che «intervengano quanto prima» per cercare di risolvere una situazione che «sta diventando sempre più critica».

Pubblicato il
20 Novembre 2025

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio