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INDUSTRIA

L’Unione Europea vuol tornare alla cantieristica e Fincantieri è in prima fila

L’euro-commissario Tzitzikostas in visita allo stabilimento di Monfalcone

Il commissario Ue Tzitzikostas in visita a Fincantieri di Monfalcone

MONFALCONE (Gorizia). Nella prossima “Strategia industriale marittima dell’Unione Europea”, che presenterò all’inizio del prossimo anno, la Commissione europea definirà azioni per rafforzare la competitività, la resilienza, l’innovazione e la leadership tecnologica del settore». Le parole del commissario europeo Apostolos Tzitzikostas (con delega per i trasporti sostenibili e il turismo) durante il sopralluogo allo stabilimento Fincantieri di Monfalcone dicono esplicitamente che la sua non era semplicemente una visita di cortesia a uno dei principali siti produttivi del colosso industriale pubblico italiano e polo strategico per la cantieristica europea («è impressionante ciò di cui è capace la nostra industria marittima in Europa, nonostante le sfide che sta affrontando», dice l’euro-commissario).

Dopo la stagione in cui il Vecchio Continente ha di fatto lasciato campo libero allo spostamento della cantieristica in area asiatica, ecco che l’incontro ha fatto emergere invece il bisogno di «rafforzare ulteriormente la competitività della cantieristica europea». E se forse non sarà possibile far fronte agli standard di costi nella fascia più bassa delle produzioni, torna sotto i riflettori una certa qual intenzione dell’industria europea di riprendersi «la leadership nelle navi ad alto valore aggiunto e recuperare segmenti strategici, in risposta alla concorrenza asiatica».

Non è un particolate secondario il fatto che sia stata  ribadita «la dimensione duale dell’industria», cioè sia civile che militare: è «fondamentale per la difesa e la sicurezza europee, con particolare attenzione al dominio della subacquea e alla protezione delle infrastrutture critiche». Questa sottolineatura dell’attenzione a tutto ciò che si muove sott’acqua è un aspetto strategico essenziale: è il controllo dei mari che consente la protezione del commercio internazionale (quasi il 90% delle merci viaggiano via mare) e la difesa dei cavi sottomarini che consentono a internet di funzionare (e ai flussi finanziari di viaggiare da una parte all’altra del pianeta).

La visita – viene sottolineato nella nota di Fincantieri – ha rappresentato «un’occasione per illustrare le capacità industriali del gruppo, le competenze distintive nella costruzione di navi ad alta complessità tecnologica e l’impegno verso una transizione sostenibile e digitale del comparto marittimo». Al commissario è stata mostrata «l’eccellenza del sito, punto di riferimento internazionale per qualità, innovazione ed efficienza produttiva».

All’incontro hanno preso parte l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, il direttore generale della divisione navi mercantili, Luigi Matarazzo, e Davide Cucino, vicepresidente senior per gli affari Ue e Nato. L’agenda della visita ha previsto un confronto con Marine Interiors e Fincantieri Ingenium, seguito da un focus sul cantiere presentato dal direttore Cristiano Bazzara. La delegazione ha poi visitato le aree produttive e una nave in costruzione, soffermandosi anche con le maestranze. Centrale anche il ruolo dell’innovazione nella transizione sostenibile e digitale, con focus sulle tecnologie di decarbonizzazione – incluse soluzioni di lungo periodo come idrogeno e nucleare – e sulle iniziative in ambito digitale: tutti temi che rappresentano pilastri della futura “Strategia industriale marittima dell’Unione Europea” attesa per il 2026.

Vale la pena di ricordare non solo che Fincantieri è uno dei principali complessi cantieristici al mondo («l’unico attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia») ma anche che il cantiere di Monfalcone ha una lunga tradizione alle spalle: è stato fondato nel 1908 dai fratelli Cosulich, viene presentato come «il cuore produttivo di Fincantieri per le navi da crociera di nuova generazione e il più grande del gruppo, con una filiera che coinvolge 600 aziende del Friuli-Venezia Giulia, oltre 23mila lavoratori e più di 40 unità consegnate dal 1990».

Queste le parole di Pierroberto Folgiero, numero uno di Fincantieri: «Accogliere il commissario Tzitzikostas nel nostro cantiere di Monfalcone è un riconoscimento del ruolo che Fincantieri svolge per l’intera cantieristica europea e per il rilancio dell’economia marittima nel nostro continente. La visita ci ha permesso di condividere le nostre priorità: rafforzare la competitività industriale dell’Europa, investire in innovazione, digitalizzazione e decarbonizzazione (anche attraverso tecnologie di lungo periodo) e recuperare segmenti di mercato strategici. Sono temi chiave della futura “Strategia industriale marittima dell’Unione Europea” alla quale siamo pronti a contribuire con la forza della nostra filiera e delle nostre competenze».

Pubblicato il
24 Novembre 2025

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